Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno
<
1955
>
pagina
<
25
>
Lo spirito religioso nel Veneto, ecc. 25
Si può quindi concludere che la burocrazia viennese (se non si vuol chiamare in causa lo stesso Francesco Giuseppe), non ha mai pensato né di rinunciare alla sua azione di controllo Bulla stampa, religiosa o no, né di mantenere le più importanti promesse del Concordato ]).
Alla sua comparsa in Venezia, la Vita di Gesù di Renan fu sequestrata per ordine del Luogotenente e dietro invito del Patriarca. Se fosse stato possibile mantenere tale sequestro, l'influenza di Renan nel Veneto sarebbe morta sul nascere; ma così non fu perchè il Ministero di Polizia *> decise di non provocare il procedimento giudiziario penale sullo stampato irreligioso.
Come per reazione, l'opera circolò liberamente a centinaia di copie e si può dire che nessun libraio si sia astenuto dal farne e pompa nella sua vetrina. Dall'altra parte la voce comune di tutta l'opinione pubblica orientata in senso cattolico, i suoi giornali e le pastorali dei Vescovi, erauo concordi nel rappresentare l'opera come la più nefasta che in materia di religione avesse mai veduto la luce 3).
Alta poi si levò la voce del Patriarca di Venezia Luigi Trevisana tu, che, in una pastorale *) lunga e piena di apprensioni avvertiva i fedeli che
-*). Anche il Soli irò (op. cil., p. 289) riconosce che la politica ecclesiastica austriaca non fh mai né chiara nò sincera neppure dopo il famoso Concordato del 1855... in realtà l'Austria trovò sempre modo di conservare la propria ingerenza anche negli affari religiosi ogni volta che la trovò necessaria ai fini della sua politica.... E infatti solo così può spiegarsi l'anticlericalismo dell'austriacante Perego, direttore del Giornale di Verona, che nulla omise per creare gravi dissidi fra Chiesa e Stato. Si pensi soltanto alle sue polemiche contro il clero e contro il concordato che raggiunsero una tale asprezza da suscitare le vive proteste della Nunziatura di Vienna ed un richiamo da parte del Governo. Ma solo un richiamo, quasi per dovere d'ufficio, perchè la gazzetta di Verona ha perseverato, indisturbata, nel suo spirito anticlericale anche per il futuro. Giornate di Verona del 28 novembre 1862, n. 718 e del 7 agosto 1863, n. 919. V. anche SOLITRO, op. cit. passim ed ancora A. S. Y. Pres. Luog. fase. 5, 24 n. 6964. Per quanto riguarda la mancata applicazione di altri articoli del Concordato vedasi la nostra Appendice.
Di somma importanza poi, per chi volesse addentrarsi in un esame più approfondito di esso, è la conoscenza del dibattito parlamentare che ebbe luogo alla Camera dei Deputati di Vienna nella tornata del 28 maggio del 1862. Perno della discussione era la proposta della giunta che invitava la Camera a dichiarare che la risoluzione contenuta nell'art. XXXI del Concordato relativamente alla proprietà del fondo di studii non poteva venire riconosciuta come valida. Fra gli interventi contrari al Concordato in genere, il più importante è quello del dott. Giskra: se non altro per le polemiche di natura giuridica a cui diedero luogo le sue affermazioni.
il Giskra sosteneva in sostanza: 1) il Concordato non è trattato di Stato; 2) in esso si trova soprattutto negata l'uguaglianza delle singole confessioni; 3) è ingiusta la rinuncia che lo Stato fa in favore dei vescovi; 4) è da temere l'influenza immediata del sacerdozio sul popolo; 5) è da deplorarsi che la nomina dei Vescovi avvenga, in ultima analisi per opera del Papa; 6) é a dolersi che il Placet regio sia tolto alle comunicazioni col Papa; 7) nella legislazione laica risiede l'autorità di abolire il Concordato.
Ved. A. Cisco, prete veneziano, Pantadicea, Venezia, Merlo, 1863, terza ediz. ed il capitoletto ivi incluso dal titolo: Ai buoni cattolici-per giudicare rettamente sul valore delle interpellanze mosse dal dott. Giskra... contro il Concordato .
D discorso dell'in terpcllan i. e ai trova quasi per intero nella Gazzetta Ufficiale di Venezia del 3 Giugno 1862, n. 125. l discussione sull'art. XXXI del Concordato continuò anche nei giorni seguenti con più crescente interesse anche da parte del pubblico che gremiva le gallerie della Camera, da dove il Giskra è stato anche applaudito. Vedi Gazzetta Ufficiale, cit., mi. 124 e 127.
2) Con telegramma in data 18 agosto A. S. V. Prot. Riser. della Proo. St. 1863.
3) Con telegramma in data 18 agosto A. S. V. Prot. Riser. della Proc. St. 1863.
*) In data 16 novembre la pastorale è stata pubblicata per intero dalla Gazzetta Ufficiale di Venezia del 23 novembre 1863, n, 265, Essa è proceduta da un'altra di analogo tenore.