Rassegna storica del Risorgimento

VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno <1955>   pagina <29>
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Lo spirito religioso nel Veneto, ecc. 29
Essendo in tal modo falliti tutti i tentativi dei Vescovi nel vedere appli­cato l'art. IX del Concordato, non rimaneva altra via ai cattolici del Veneto che influire direttamente sui fedeli, per mezzo della stampa. Essi, a dire il vero, si erano comportati in tale guisa anche prima del 1864, cioè nel corso dei-Panno precedente, quando l'opera di Renan aveva riscosso nel pubblico i pri­mi consensi. Però gli scritti in difesa della divinità di Cristo aumentarono, rispetto al numero, proprio in quell'anno e diminuirono in modo notevole nel corso del 1865, fino a scomparire quasi del tutto nei mesi successivi.1)
Per quanto riguarda il loro carattere, diremo subito che non si tratta di una letteratura costruttiva o comunque tale da poter essere degnamente inserita nel movimento di pensiero italiano e francese a) contro le tesi di Renan; questi scritti, generalmente brevi, apologetici, retorici e soprattutto virulenti, tradiscono infatti preoccupazioni troppo immediate: quelle di im­pedire ad ogni costo la diffusione dell'eresia renaniana. Tuttavia rappre­sentano, nel loro genere, uno stile che, sotto certi aspetti, può servire ad intendere meglio la rinascita degli studi cristologici in Italia dal 1863 in poi. Tutti questi scritti insomma ci rivelano il sostanziale atteggiamento dei cattolici veneti di fronte alla crisi delle coscienze religiose e politiche nella seconda metà del XIX secolo; crisi religiosa che rappresenta una ori­gine remota del modernismo 3) (sintesi di tutte le eresie); crisi politica, che
*) Questi scritti, per lo più opuscoli brevi e quasi tutti riecheggiami la medesima osti­lità contro Renan e i Renan isti (non se ne trovano di favorevoli a lui) non eccellono certa­mente per la loro originalità. Considerevole è invece la loro quantità, se si pensa che videro tutti la luce nel breve spazio di due anni. Le tipografie venete ristamparono anche i più importanti articoli àeS!Armonia, il periodico che con energia e tenacia veramente eccezionali ha combattuto Renan.
JMeHe Buste della Censura (A. S. V. Pres. Luog.) si trovano i titoli di questi opuscoli che però non ci è stato possibile rinvenire completamente. Alcuni di essi poi, stampati su di un unico foglio, non si trovano nemmeno nella Biblioteca del Seminario di Padova, dove le nostre ricerche sono state gentilmente facilitate. Tuttavia trascriviamo egualmente i titoli degli scritti non rinvenuti:
Parroco dei SS. Ermagora e Fortunato: La divinità di Gesù Cristo, orazione, Venezia, Ed. Pasquali, 1863, p. 14. Lodi a Gesù in riparazione atte ingiurie di Renan, Venezia, Gri-moaldo, 1864, pp. 8. La divozione al SS. nome di Gesù, Venezia, Merlo, 1864, pp. 64. Pre­ghiere ed orazioni a Gesù Crocifisso per la orrenda bestemmia che si sente in giornata, Venezia, Fontana, 1864, pp. 7. Sui misteri della passione di nostro Signor Gesù Cristo; raccolta di poesie e prose sacre in lingua latina, Venezia, Caspari, 1864, pp. 87. Protesta degli studenti dell'Istituto Mazza contro la divinità di Gesù, Verona, V. Franchini, 1864, pp. 8. Le litanie lauretane in riparazione delle bestemmie di Renan, Padova, Seminario, 1864, pp. 8. Sonetto ad E. Renan nel solenne triduo alla Cattedrale di Padova, Padova, Seminario, 1864. Sonetto ad E. Renan di alcuni chierici, Padova, Seminario, 1864. Sonetto ad E. Renan di un chie­rico, Padova, Seminario, 1864. Raccolta di alcune divozioni in onore di Gesù Nazzareno, Venezia, Cordella, 1865, pp. 144.
2) Si pensi alle opere del cardinale Gousset, del Felix, di Freppol, di Hello, di Lasserrc, di Nicolas, di Poujoulat, in Francia; in Italia a quelle dì Capecelatro, di Ghiringhcllo, di Caroli da Ferrara, di Passagtin, di Arnaldi, ecc. ecc.
3) I/idea dì un Cristianesimo ammodernato e civile, viene combattuta nel 1863 - sia pur in modo sommario come un'idea assurda, essendo il cristianesimo non opera dell'uomo... ma di Dio, e perciò immutabile, quanto Io stesso Dio. Ego Dominus et non mutar. I suoi sostenitori sono considerati come discepoli di Simon Mago, il quale come narra Origene insegnava l'indifferentismo in religione, persuadendo ai suoi, che dovevano acconciarsi alle circostanze, e all'uopo negar la fede.... Vedi Mons. FRANC. PANEMA, Cenni sutta divinità di nostro Signor Gesù Cristo, offerti agli studenti teologi, Padova, Tip. del Semi­nario, p. 26. Vedi pp. 25 e 26.