Rassegna storica del Risorgimento

VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno <1955>   pagina <30>
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30 Letterio Brigugìio
segna il non lontano tramonto del potere temporale del papa. Per questo ragioni esamineremo il contenuto di questa stampa cattolica nei suoi tre aspetti teologici, apologetici e politici.
TI motivo teologico più profondo che in essa ricorre, si può riassumere nel tradizionale principio del radunale obsequium... nisi crediderids, non iutelligetis ') per cui la ragione umana è tanto più perfetta, quanto più si eleva verso i misteri della divinità. Ora questo principio della philosophia ancilla theologiae, viene accolto dogmaticamente insieme col riconoscimento della divinità di Cristo; e, se anche alcuni tentativi di giustificazione razio­nale non mancano, questi poggiano sempre sull'autorità delle Scritture. E siccome queste proclamano la coesistenza in G. Cristo della natura umana (forma servi) e di quella divina (forma Dei), in lui forma Dei ac forma servi si riassumono in unam convenientem personam.
Partendo da questa premessa, non rimaneva altro compito agli scrit­tori teologi del Veneto che quello di definire e di illustrare gli attributi divini del Cristo: eternità, onnipotenza, immutabilità, santità, ecc.
Ma il problema che richiedeva l'apostolato dei cattolici veneti, non era tanto costituito dal futuro atteggiamento religioso di quei credenti a cui queste argomentazioni teologiche 6i rivolgevano, quanto da quello dei dub­biosi, degli indifferenti e, soprattutto, dei bravacci dell'empietà moderna.
Dopo la comparsa della Vita di Gesh, il primo dovere che s'imponeva ai cattolici del Veneto (indifferenti e dubbiosi inclusi...), era quello di accor­rere in massa ai solenni tridui di riparazione indetti dai Vescovi. E soprat­tutto avrebbero dovuto accorrere quei tristi veronesi che dimostrarono di non aver capito la assoluta necessità di quelle pubbliche manifestazioni. Per costoro infatti quelle grandi solennità venivano a contrastare con ogni senso di prudenza (specialmente dopo che il Governo austriaco aveva
*) Ivi, p. 15. Lo stesso motivo trovasi pure in Letture Cattoliche, Padova, Tip. del Seminario, 1864, fase. 1. voi. I, p. 31-
2) Letture cattoliche, cit., pp. 8-9. Per indicare le finalità di queste Letture, che si pub­blicavano a Padova dal 1864 al 1865, ci troviamo nella necessità di dover anticipare guanto in seguito e più diffusamente, diremo nel testo. Alla fine del 1864. il renanismo spirituale ces­sava di manifestarsi nel suo aspetto puramente religioso e dottrinario per assumere forme prevalentemente politiche. E quel periodico infatti, eminentemente conservativo, religioso e sostenitore ad oltranza del potere temporale trovava la sua principale ragion d'essere nella lotta contro il renanismo polìtico e non in quella contro il renanismo religioso.
Non può quindi destare meraviglia la pubblica ostilità nei riguardi dello studente di filosofia Giuseppe Sacchetto, gerente delle Letture cattoliche, che era incorso in un insignifi­cante reato di stampa per aver contro verità notificato all'autorità il nome di un'altra persona, quale redattore responsabile dei suo periodico. Ma ai fischi con cui l'imputato fu accolto dopo la pubblicazione della sentenza, a lui sfavorevole ( 3 giorni di arresto e multa di fiorini 10), si doveva unire la ostentata soddisfazione dello stesso Sostituto Procuratore di Stato Michele Lcicht per l'avvenuta condanna del Sacchetto e del suo prestanome. Quel sostituto inoltre, che nello stesso processo aveva svolto funzioni di pubblico ministero, aveva oltrepassato il lìmite assegnatogli dal Par. 243 del Reg. di p. p.t essendosi sovverchin mente avvanzato con espressioni e riprovazioni. Non per nulla il Leicht era solito fami­liarizzare con persone non reputate di sentimenti politici leali, fra cui per esempio il Mar­chese Pietro Selvatico...! A. S. V., Prue. Stato: protocollo riservato 1864, agosto e set­tembre, ii. 61 e n. 66. II Sacchetti sarà, dopo il 1866, il maggioro esponente del movimento cattolico intransigente nelle province venete; su ciò vedasi il nostro saggio: Origini e finalità del movimento cattolico a Vanesia- (1866~88) iti Quaderni di cultura e storia sociale, giugno-luglio 1954, pp. 436-437.