Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno
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1955
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pagina
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32
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32 Letterio Briguglio
si rivolse in modo particolare il P. Larroque con una confutazione delle idee di Renan per dimostrare che l'opera del nuovo Ario francese tornava sgradita non solo ai sinceri cristiani, ma anche ai puri deisti Non erano del deismo infatti né la concezione di un Dio privo della coscienza di se medesimo di un Dio ideale e non reale, che va ognor mancando senza mai esistere; e nemmeno quella relativa alla spiritualità ed immortalità dell'anima, per Cui non v*è coscienza senza un sistema nervoso.1) E per quanto riguarda la divinità di Gesù ed il valore delle scritture, lo stesso G. G. Rousseau aveva riconosciuto che, se la vita e la morte di Socrate sono d'un saggio, quelle di Gesù sono di un Dio e ancora che la Santità del Vangelo parlava direttamente al suo cuore;2) Il P. Larroque concludeva quindi che soltanto gli spiriti irreligiosi rimasero paghi della Vita di Gesù, e se questa affetta una sembianza di religiosità, la è una religiosità vaporosa e sensuale, che conviene al gusto de* tempi di decadenza, né .ha nulla di comune colla vera riforma; e se ripete con una notabile pertinacia che la religione di Gesù non aveva né dogma., né culto' ciò dipende unicamente da una concezione epicureistica della vita religiosa.
Altro compito dei cattolici veneti, fu quello di spiegare ai moderni eretici che il metodo impiegato dalTex-seminarista di San Sulpizio era quello di un traditore, di im falsario, di un empio, di un deicida e di un Anticristo.
Quando il Renan fa di tutto per esaltare oltre misura il lato umano di G. Cristo per dare ai suoi detti un'aria di giustizia ed equità,... per così aprirsi la strada a impugnare con più forza la divinità in Gesù, si comporta come tutti i traditori, che si mettono al viso la maschera d'amico, e si fanno più presso al cuore per esser più sicuri della pugnalata che voglion tirare... pessimum inimicorum genust laudantes.*) Ora chi tradisce, non pud aver riguardo ai mezzi che adopera e Renan effettua delle cancellature sopra un testo autentico per interpolarvi delle cose che non vi sono, e ordinar tutto a modo suo: un simile metodo in degli atti notarili, o cambiali, o contratti... si chiamerebbe col suo proprio nome delitto di falsano .s)
Ma un altro delitto ancora più grave commette Renan quando distrugge la divinità di Cristo, benefica favola dei miseri mortali. Denudando scientemente la sorgente del bello e del buono, egli è da considerarsi non solo come uno scrittore empio, ma anche come reo di delitto sociale;6' la
1) P. LAIUIOQUE, Opinione dei deisti razionalisti sulla Vita di Gesù secondo il signor Renan, Venezia, Naratovìeli, 1863, p. 29. Questa teoria sarebbe stata riformata colla teoria più esplicita del Broussais ed altri capi del materialismo.
2) Ivi, p. 19. Questo elogio dell'Evangelio da parte di Rousseau, si trova ad ogni piò sospinto nella letteratura anti-renaniaua del tempo: Vedi Letture Cattoliche cit., voi. I, fase. IV, n. 4 del 26 maggio 1864, e voi. V, fase. IH, n. 27 dell'll maggio 1865. E ancora vedi A. G. S, Epistola a Filippo De Boni traduttore dell'opera di Renan con aggiuntovi discorso di Napoleone J il Grande, Venezia, Tondelli, 1863, pp. 19 e 20 note.
f P. LARROQUE, OD. eU., pp. 31-32.
*) E. IiASSERRE, il Vangelo secondo Renan, trad. del Con. Candiani, Venezia, Tip. Emiliana, 1863. Questo opuscolo fu tradotto anche dal Can. Bald. Mazzoni, Prato, Tip. Guasti,
1863*4 45.
5) È. LASBBBRB, ed. Guasti cit., p. 23.
() A. Con A, Il credo dei Battolici; parafrasi in versi sciolti colToggiunta di un'appendice in prosa sul libro di Renan Vie de Jesus, Venezia, Tip. Stude, 1864, p. 16.