Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
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1955
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Lo spìrito religioso nel Veneto, ecc. 39
Concordato e senza prove legali i vescovi potevano pronunciare sentenze ex presumpta conscientia ') sarà legittimo supporre che nell'intimo di ogni accusato il ricordo delle commissioni miste di laici e sacerdoti, anteriori all'istituzione di tribunali ecclesiastici, dovesse colorarsi di amaro rimpianto per una giustizia perduta.
A questo dissidio fra alto e basso clero faceva riscontro quello analogo fra sacerdoti e Governo austriaco,2' poiché nessuna autorità vescovile era stata sufficiente a mutare le opinioni politiche del clero curato dissidente. Per tutti questi motivi e cioè: per la mancata esecuzione di importanti articoli del Concordato,3) per Io stato di più stretta dipendenza in cui questo poneva i sacerdoti di fronte ai Vescovi, per le diffuse idee di nazionalità, per le tendenze contrarie al potere temporale che circolavano in larghi settori del sacerdozio, per la povertà di questo e per lo scrupoloso controllo politico a cui, anche dopo il 1855, venivano sottoposti i predicatori quaresimali, *) in seguito al Concordato il clero veneto si rivela percorso da ristrette correnti rivoluzionarie ed estremiste cui si oppongono risolutamente le più diffuse tendenze liberul-moderate 5) e quelle reazionarie, o ligie al Governo*
La massima parte del clero veneto, e primi i vescovi, si mostrò ligia collaboratrice del Governo per cui essa non può costituire oggetto della nostra ricerca e nulla ci rimane da aggiungere alla constatazione di questa realtà.
Merita invece di essere approfondita la posizione delle esigue correnti rivoluzionarie ed estremiste che soprattutto nel 1848 e negli anni immedia-mente successivi hanno svolto un'attività politica di primaria importanza.
sione di qualche monsignore imbaldanzito per il successo riportato in seguito alla sentenza 30 gennaio 1858 della S. Congregandone del Concilio: VabbUtmo fatta tenere al Vescovo, ora la faremo tenere all'Imperatore.
A. S. V. Pres. Luog. Culto, fase XEH 1-7: Lettera al Luogotenente del Bac. Stefano Crosatti della parrocchia di Chiesa-nuova (Verona) in data 4 marzo 1858 (Don Crosatti sia detto era passoni è stato in seguito elevato alla dignità canonicale, ma non riuscì a far parte del Capitolo avendo riscosso due voti favorevoli e quattro contrari. Vedi fase. 4, 6-3 del 1 o marzo 1863, n. 6779, n. 13691 e. v. e n. 2488: sua lettera del 28 marzo 1864).
1) TI basso clero è divenuto quasi uno strumento passivo in faccia al vescovo
giacché questi è libero di punire a suo talento l'ecclesiastico, l'onnipotente vescovo è
divenuto quasi il sovrano signore dei sacerdoti suoi subalterni..; dal discorso del dott. Giskra alla Camera dei Deputati sull'art. XXXI del Concordato. Vedi Gazzetta Ufficiale di Venezia n. 125 cit. In un rapporto del delegato provinciale di Vicenza si parla inoltre di tale avvocato Ignazio Capra, presunto autore di uno scritto contrario al governo tirannico dei Vescovi. Ma sembra più verosimile al detto delegato ohe Fautore appartenga al ceto ecclesiastico. A. S. V. Pres. Luog. Culto, fase XIII 9-31; novembre 1861, marzo 1862, n. 1434.
2) Per onesti sacerdoti poco affezionati al governo e meno all'autorità papale, Pres., Luog.: rapporto sullo spirito pubblico, fase. I, 9-4: Belluno, 9 gennaio 1864, n. 581 P. Per quanto riguarda 1*avversione del basso clero al Governo austriaco ed al dominio temporale del Papa, nonché l'attaccamento della parte eletta degli ecclesiastici., al Trono dell'Austria, vedi i rapp. sullo spirito pubblico cit, e particolarmente: Padova, 22 ottobre 1864, n. 658, fase. 1,9-1.
) Vedi Appendice: questioni relative agli artt. XVII, XXII e XXX del Concordato,
documenti da I a Vii.
*) Vedi la lettera del vicario Capitolare di Belluno ohe, in base al Concordato non si riteneva più in obbligo doll'esibire quegli elenchi al Delegato provinciale. A. S. V., fase V, 16-1. Non ci risultano perù altri cari simili. i
fi) Di associazioni del clero liberale, si parla a proposito di scrittori contrari al potere temporale quali Passaglia, Livcrani, Bobone, Vigilio - nell'opuscolo anonimo: Sugli affari presenti lettere 3, Venezia, Perini 1865, p. 15.