Rassegna storica del Risorgimento

VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno <1955>   pagina <44>
immagine non disponibile

44 Letterio Mrtguglio
E cosi ricordiamo ancora un altro sacerdote, Giuseppe Roberti di Bus­sano, autore del Lunario Civile italiano l' che, per il suo indirizzo contrario alla Santa Sede, provocò un esposto del Vescovo di Vicenza. 2) Questi chie­deva - richiamandosi all'art. IX del Concordato che l'opera fosse posta fuori commercio; ma ciò non avvenne perchè non furono riconosciuti dalle autorità civili gli estremi legali per la sua politica interdizione. 3) Però il Roberti fu sospeso a divinìs dal Vescovo e, nonostante fosse poi riabili­tato, preferì trasferirsi ugualmente all'estero, con grande sollievo delle auto­rità politiche vicentine che finalmente si videro liberate da questo cattivo sacerdote suddito. 4)
Tale episodio in materia di censura costituisce pertanto l'antecedente fedele di quello ben più clamoroso a cui, un anno dopo, ha dato luogo la apparizione della Vita di Gesù del Renan.
A questo punto però la nostra indagine sul clero liberal-moderato risente di quel carattere che ò proprio delle ricerche storiche basate sull'analisi dello spirito pubblico in genere, dove affiorano piti le tendenze che le per­sone. Esistono quindi delle tendenze politiche anonime nel Veneto che sono rappresentate da tutto quel vasto settore del clero che nulla scrisse, ma che molto operò per il tramonto dell'idea temporale dalla coscienza dei fedeli e dai dogmi del Cattolicesimo. Fu tale clero che, dopo aver accolto con indifferenza il famoso opuscolo di La Guéronnière, fece fallire in quasi tutte le diocesi del Venetos) la pia colletta ordinata dai Vescovi per sovvenire ai bisogni del S. Padre che aveva perduto le Roraagne. Fu tale sacerdozio liberale insomma che, dal 1860 in poi ed in diverse occasioni 6) mostrò di considerare l'idea temporale come il caput mortuum della tradi­zione chiesastica.
Ma l'occasione più significativa in cui il clero moderato veneto potè maggiormente rivelare le sue idee di libertà ed il suo spirito antigerarchico, si presentò nell'ottobre del 1863. Fu allora infatti che i Vescovi delle pro­vince venete, con un decreto collettivo a stampa, pronunciarono il formale divieto ecclesiastico dei tre periodici: il Messaggere di Rovereto, H Giornale di Verona e la Rivista friulana. 7* Questa energica misura trovava la sua giustificazione nella colluvie di libri, di opuscoli, di effemeridi così diffuse da passare ogni termine, i quali tutti hanno per iscopo... di depravare in
i) Padova, Tip. Prosperai, 1862.
2) A. S. V. Pres. Luog*, fuse. 5, 3-3, n. 105 P. R. Vicenza, 8 febbraio 1862. L'appello del vescovo, diretto al Delegato provinciale, incomincia così:Il troppo famoso lunario civile italiano parto dell'ab. Roberti di Bassano, e del piale son note le tendenze anche in linea politica, e specialmente in offesa alla S. Sede e via dicendo...
3) A. S. V. Pres. Luog., fase. 5, 3-3, n. 1762 P. R. Venezia, 2 marzo 1862. *) À. S. V. Pres. Luog., fase. 5, 3-3, n. 220 P. Vicenza, 21 marzo 1865.
A. S. V. Pres. Luog. Polizìa: Rapporto sullo spirito pubblico del 1860 e del 1861 sopra cit. La colletta riuscì solo a Padova.
Ó) A. 8. V. Pres. Luog., Rapp.: Mantova, Treviso, Verona, Belluno del 1860.
7) La pia Società Presentatrice ristampò a sue spese una Istruzione pastorale dei Vescovi del litilgio, Padova, Tip. Seminario, pubblicata già sin dal 1815 nella aliale si dimostrava il diritto della chiesa di proibire i libri cattivi. In tale ristampa venne inclnsa la lettera enciclica dei vescovi veneti che proibiva quei tre periodici. Vedi, Letture cattoliche cit., voi. Ili, fase. V. n. 17, 8 dicembre 1864. Per tale Pia società, vedi ancora, Discorsi lotti nelle primo unioni generali, Padova, Tip.. Seminario, 1863>