Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
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1955
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Lo spirito religioso nel VenetOt ecc. 45
ispoziaUtà le menti o gli animi degli incanti, e di cagionare alla Religione nocumenti gravissimi. *1 Ora croci decreto, appunto perche collettivo, poi perchè reso di pubblica ragione a mezzo della stampa, e poi ancora perchè era stato preceduto da altre violazioni dell'art. IX del Concordato, 2) aveva tutta l'aria di una protesta contro le autorità politiche. Esso si presentava dunque come un'esplicita esigenza di chiari lì cazio ne da parte dei Vescovi in materia di censura. Ma anche questa inequivocabile dimostrazione di malcontento, per la mancata applicazione di quell'articolo del Concordato, non valse minimamente a smuovere le autorità austriache dal loro atteggiamento negativo. Infatti il Luogotenente, nel prospettare i desiderata dei Vescovi ai Ministeri viennesi finiva col consigliare la non ingerenza da parte degli organi di polizia, trattandosi di problemi riguardanti unicamente il foro delle coscienze. 3i Ora più che questo atteggiamento dell'Austria sostanzialmente favorevole ai tre giornali proibiti dalla Chiesa, a noi preme qui sottolineare quello di parecchi sacerdoti liberali di fronte al severissimo divieto ecclesiastico inibente la lettura di quei periodici. Si pensi al grande interesse con cui molti, preti ne ostentavano la lettura in pubblici ritrovi,4' fra la sorpresa e l'irritazione dei benpensanti cattolici. Questa simpatia dei sacerdoti liberali per la stampa proibita non è che il più significativo fra i tanti episodi che coronano il profondo dissidio insorto in quegli anni fra vescovi e giornalismo e che appassionò lo spirito pubblico molto più che non la questione polacca. 5' E la simpatia di quei sacerdoti per quella stampa arrivò al punto tale da indurre un anonimo prete trentino a scrivere delle Considerazioni *) con le quali criticava il divieto vescovile
Jl A.S.V. ivi, fase. 2, 5-52 del 25 settembre 1863.
2) Infatti il Messaggiere di Rovereto era già incorso nella censura del Vescovo di Trento, per avere assunto un atteggiamento favorevole al riprovato libro del Rosmini: Le cinque piaghe della S. Chiesa. Ed essendo quel periodico molto diffuso nelle provincic venete, anche i Vescovi di Chioggia e di Treviso, in base all'art. IX del Concordato, avevano trovato legittimo di proibirne la lettura ai loro diocesani. Nel frattempo il Vicario capitolare di Udine ammoniva per iscritto la redazione della Rivista friulana per l'avvenuta pubblicazione di vari articoli ostili agli interessi della cattolica religione; analogamente si comportò il Vescovo di Verona nei riguardi del giornale di quella citta. Questa situazione fu prospettata con. assoluta fedeltà dal Luogotenente ai ministri di Stato e di Polizia, ma con la breve aggiunta che trattandosi di disposizioni destinate a valere ionicamente nel foro delle coscienze non sarebbe stato opportuno che le autorità civili vi si ingerissero. A. S. V. Pres. Lnog. 5, 2-52, n. 4324 del 18 agosto 1863.
Per quanto riguarda le suddette polemiche fra il Messaggiere di Rovereto ed il Vescovo di Treviso, a proposito della condanna da parte della Chiesa dell'opera del Rosmini, vedi: UN DIOCESANO DI TBEVISO, Mona. Zinelli ed il Messaggiere di Rovereto, Venezia, Merlo, p. 14 e la lettera del dott. LUIGI MAINI, Sopra- uno aerino intitolato Mona. Zinelli, ecc., Verona, Tip. Figli di Maria, 1863, p. 15, che riproduce parte della lettera scritta dal Rosmini al maestro del Sacro Palazzo Apostolico il 15 agosto 1849. Questo opuscolo esprime inoltre la certezza della temporaneità del plauso e del favore attribuito ai periodici condannati dalla Chiesa, Vedi inoltre il Messaggiere di Rovereto del 23 luglio 1863, , 165.
*) Si osservi lo spirito della nota precedente e ivi l'identica terminologia usata dal Luogotenente. . S. V. Pres. Luog., fase. 5, 2-52, n. 5531 del 10 ottobre 1863.
4) A. S. V. Polizia: Rapporto sullo spirito pubblico del 1864, fase. I, 9-1.
5) A. S. V. Polizia: Rapporto sullo spirito pubblico del 1863, Verona fase. 1-9-1 n. 422. *) Intorno alla Lettera pastorale di S. A, R.mu U Principe Vescovo di Tronto, considera'
sioni di un sacerdote trentino, con Appendice, Rovereto, Ed. Caumo, 1863.