Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
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1955
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Lo spirito religioso nel Veneto, ecc. 49
dello Stato alla Chiesa. *> Se nel caso Renan le autorità civili si sono limitate a semplici misure preventive di ordine pubblico, mentre la Chiesa in seguito ai perniciosi effetti determinati dalla libera circolazione della Vita di Gesù, esigeva severe misure repressive, bisognerà concludere che questa politica ecclesiastica dell'Austria è per lo meno un segno precursore della avvenuta rottura col Papato, dopo il Sillabo ed il decreto dell'Infallibilità. E che rappresenti un tale presupposto lo dimostra appunto la palese volontà di non procedere al tanto sospirato giudiziale divieto dell'opera di Renan, nemmeno dopo i gravi incidenti di Padova, in occasione del triduo, dove lo zampino del partito sovversivo certamente non era mancato.3) Non si riesce a comprendere infatti, senza un sottinteso politico, questa eccezionale indifferenza delle autorità austriache, qualora si consideri la gravità delle misure che la polizia era solita spiegare nel sequestro di foglietti incendiari o di materiale sovversivo3) in genere, e quanto esagerate fossero le preoccupazioni della Luogotenenza veneta per qualsiasi minimo avvenimento di perturbazione della pubblica tranquillità. s)
Per tutto ciò, non si dovrebbe essere lontani dal vero nell'affermarè che a Vienna la burocrazia rimase ... vigile custode delle tradizioni giusep-pine, anche quando, sali al trono Francesco Giuseppe, su cui era forte l'ascendente della madre, principessa bavarese....5) Tradizioni settecentesche del resto care a qualche eccentrico sacerdote rivoluzionario del Veneto, che sognava di attuare, prima e dopo il 1848 una riforma religiosa nel senso di quella intrapresa dall'imperatore Giuseppe H, per cui la Chiesa, amministrativamente, avrebbe dovuto dipendere dal governo imperiale, salvi i diritti spirituali al Sommo Pontefice, non cambiando per nulla i dogmi della stessa, 6)
LETTERIO BHIGUGLIO
4) A. C. JEMOIJO, op. cit., p. 176. Con Jemolo concorda anche la Raccolta di Atti é Documenti presentati al Ministro deW Interno dalla Commissione per V'ordinamento provvisoria delle Province sinora occupale dall'Austria, Firenze, Botta, 1866, pp. 147-149.
2) A. S. V.: Procura di Stato 1863, n. 73 e Prea. Luog., fase. Si 3-16 del 15 dicembre 1863, n. 88 da Padova.
3) A. S. V.: Processi politici dal 1859 in poi, specialmente quelli relativi ai crimini di alto tradimento e di perturbazione della pubblica tranquillila,
4) Tutti i rapporti dei delegati provinciali sullo spirito pubblico dal 1859 in poi e le preoccupazioni della Luogotenenza veneta, espresse in circolari e proclami, sono infatti estremamente pessimistici o, per lo meno, non del tutto aderenti alla realtà politica interna del Dominio.
5) A. C. JEMOLO, op cit., p. 171.
6) A. S. V.: Mantova, I. R. Proc. Stato presso la Corte Speciale di Giustizia (III, cause penali), 1855; Atti di procedura contro il sac. Luigi Protti del 23 aprile 1855, n. 55. E prete nostalgico delle tradizioni giuseppine e Casaiano De Col.
A. SAITOONA (Il Regno Lombardo-Veneto, Milano, Guglia li, 1912, p. 135, n. 1) osserva che i Vescovi dell'Austria e dello Germania formarono al Concilio Vaticano del 1869-70 la minoranza che osteggiò la proclamazione, per mezzo dell'astensione dal voto, del dogma dell'infallibilità del Papa... in generale in quest'epoca anche il clero era imbevuto di idee gioseffine che nelle università austriache si infiltravano attraverso il diritto canonico e naturale secondo Rieggcr e Martini. (I teologi stessi erano stati obbligati da Moria Teresa a frequentare le lezioni di diritto canonico del Riegger senior). E pia di recente, vedasi: CARLO BAUDI VESAEE, // fattore di ghibellinismo toscano nel processo di unificazione italiana, in Ras~ sepia storie del Risorgimento, anno XLI, aprile-settembre 1954, p. 267.
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