Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
anno
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1955
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pagina
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81
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Libri e periodici 81
EDGAR QUINKT, La Rivoluzione. Introduzione e traduzione di ALESSANDRO CALANTE GARRONE (Scrittori di storia: collezione diretta da Federico Chabod, 4); Torino, Einaudi, 1953, 2 voli, in 8, pp. LXII-82I. L. 4500.
Stanco, deluso, malato, costretto, per sentir meno l'assillo doloroso della gastrite che lo distruggeva a poco a poco, a passate le sue giornate semisdraiato sul divano, non erano frequenti per Giuseppe Mazzini le ore di distensione e di gioia. Qualche volta, però, a distrarlo per pochi istanti dalle aspre necessità della lotta contro governi, polizie, avversari ma spesso e, certamente, più tormentose e più amare, da quelle della polemica contro uomini della sua stessa fede gli giungeva il dono di una parola amica, di opere nelle anali poteva riconoscere accenti che erano suoi, o si riproponevano temi più particolarmente cari alle sue meditazioni. Così era stato quando un antico nobilissimo alleato nella battaglia per la libertà, Edgar Quinet, gli aveva mandato quella sua Revolution, che, nei sei mesi trascorsi dalla pubblicazione, aveva suscitato dissensi, proteste, polemiche tra le schiere dei vecchi fedeli del culto rivoluzionario. Dissensi, proteste e polemiche provocati dal fatto, come l'autore scriveva ad un amico, che j'ai osé rompre Ics sept sceanx consacrés du livre de la Revolution et y faire entrer l'esprit d'examen. Comment parviendrons-nous jamais à la li berte, si noug sommes esclaves de la lettre au point de n'oser envisager librement nos traditions? Ce doil élre là. au contrairc, le premier degré dans la régénération de la démocratie. Regarder son passe et le juger! ti le faut, si Von veut faire un pas en avant . Il problema morale alla base della stessa ricerca scientifica e di ogni valutazione critica. Votre ouvrage, vous le savez, gli scriveva a conforto Mazzini il 17 maggio 1865 a jelé Pai arme dans le camp républicaiii. Je ne partage pas celle reaelion montagnardo. Détails à pari vos vues soni le miennes. Votre ouvrage profitera à la jcunessc inconnue... . Ignoto eleo dicatum. C'era, infatti,, nei due spiriti, una grande consonanza d'idee su alcuni problemi fondamentali. Quando egli ribadiva, in questa stessa lettera, che la question religicuse est la grande, la senle question de l'epoque > ed invitava l'amico a dedicarle i suoi ultimi anni, ben; sapeva come questo tema fosse divenuto sempre più essenziale per lo storico francese, dal giorno in cui, nei 1845, aveva accusato la Francia di aver compiuto una rivoluzione politica e sociale prima di aver condotto a termine quella religiosa. Anche se il Quinet poteva sottoscrivere solo in parte l'antica e costante interpretazione mazziniana della rivoluzione, considerata, dal 1835 al 1871, non come programma ma come riassunto: non come iniziativa d'un'Epoca nuova, ma come l'ultima forinola d'un*Epoca che sta per conchiudersi , poteva, tuttavia, condividere la definizione che, dal punto di vista morale, dava del grande evento l'apostolo dell'Unità italiana.
Sono gli anni nei quali Mazzini torna a ripensare con particolare insistenza, con più intenso approfondimento, il problema del rinnovamento della fede; sono gli anni nei quali confida a Madame d'Agoult il ripreso contatto con il misticismo di Gioacchino da Fiore. Per questo può scrivere coerentemente al Quinet: Christia-nisme et materialismo; voilà désormais les deux ad versai res ù combattre d'un point de vue rcligicux. JB ne croiS pas qu'il fin possible à la Revolution Fruncaisc de résoudre le problème. Cornine à Grégoire V1L Vinstrument lui raanquail: elle nageait cncore, 8clon moi, en pleine synthese iVituliviilualiié: elle resinimit une epoque: elle ne l'iniiiait pas. L'intelligence et lo sentiment de la vie collective n'étaient en elio qu*à I'état erabryonalive. Nona marchons à la solution aujourd'bui. Et des voix nnissantcB connne la vòtre penvent hater la marche . Chi sa come avrebbe sorriso, r l'esule smorto, tutto fronte e sguardo , a leggero certe interpretazioni recentissime, per esempio, della repubblica romana del l!?98, in senso, quasi, di riforma religiosa'...
L'incontro tra i due spiriti non era di data recente. Nell'epistolario mazziniano Edgar Quinet è spesso presente dopo la caduta della Repubblica romana del '49.