Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
anno
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1955
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pagina
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87
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Libri e par iodici 87
riguardavano il grosso problema della imparzialità dello storico, cioè della -possibilità o mono di innalzarsi verticalmente al di sopra degli avvenimenti umani per poterli giudicare appunto con la massima imparisi alila di giudizio, senza cadere peraltro in quella obbiettività eunuca, come l'ha definita il Droysen, equivalente ad una vera e propria incapacità di formulare un giudizio storico-. Ora, a nostro avviso, la storia di Jaurès non può certo essere classificata tra le storiografie di partito per il semplice fatto che lo storico francese dichiari di voice fare la storia della Rivoluzione francese dal punto di vista socialista. Ogni storico, infatti, ha un preciso angolo visuale critico, ha cioè una sua filosofia, una sua concezione della realtà che gli serve da metro per giudicare, onde in questo senso nessuna storia sarebbe imparziale. Ma di storiografia di partito, e perciò di parzialità, si può parlare solo se Io storico altera deliberatamente il tessuto connettivo dei fatti, se ne tace cioè alcuni perchè contrari alla sua tesi e se esagera la portata di altri per il medesimo motivo. Il che certo non può essere- rimproverato a Jaurès, il quale proprio perciò non può essere considerato né dantonUta ne robespierrista, ma, come dimostra chiaramente il Manacorda, è volta a volta, con il personaggio che rappresenta più fedelmente la rivoluzione stessa.
Il problema perciò non sembra tanto quello di riaffermare la. validità storiografica dell'opera di Jaurès, in quanto imparziale, ma di accertare il senso che aveva per lui il termine socialista. Non è certo sinonimo tout-court di marxista, in quanto Jaurès stesso affermava di non accettare la concezione materialista della storia, ma di volerla conciliare con quella idealista. Egli, infatti, come scrive il .Manacorda, non accettava... il rapporto tra base e sovrastrutture così come lo trovava configurato nei testi di Marx e di Engels, ma poneva Fazione reciproca delle forze economiche e delle forze ideali... su un piano di parità (p. XXXVII). Non solo, ma, riportando un pensiero di Engels, egli affermava che i due filosofi tedeschi non avevano mai pensato di negare a fondo l'azione di altri elementi politici o ideologici ma che nel formulare la loro teoria del materialismo economico erano stati costretti a reagire contro la teoria astratta della storia (p, XXXIX). Tale affermazione, die ci fa ripensare a quella crociana, secondo cui la verità di ogni proposizione filosofica è nella sua punta polemica espressa o sottintesa, non è certo sufficiente a illustrare la posizione di Jaurès nei con fronti del marxismo. E anche se non può essere questa la sede più adatta per la trattazione di un simile problema, pure ci sembra necessario ricordare almeno che Jaurès, mentre accettava il principio marxista della libertà come coscienza della necessità, poi, come scrive Manacorda, non coglie(va) la esigenza di una lotta politica per la conquista dello Stato > (p. XLVJU1) da parte di questo popolo polìticamente qualificato al quale egli si rivolgeva e attribuiva l'involuzione dei Girondini a uno spirito di fazione e di partito seguito* e non causato perciò, -da un conflitto di classe. Si può perciò senz'altro sottoscrivere la definizione di Manacorda di eclettismo filosofico e politico, provato, ci sembra, dalla preoccupazione di Jaurès nella politica militante, di evitare da un lato l'isolamento della -classe operaia, senza però cadere nel revisionismo di Bernslein -, e dall'altro la perdita della differenziazione politica del proletariato, senza giungere alla posizione di Kautsky fp. XLI).
Nelle sue succose pagine introduttive, Gastone Manacorda ha l'indubbio meri lo di aver messo a fuoco i motivi centrali dell'opera jauresiona, il problema del rapporto struUtirasovrastruttura fa proposito del quale sarebbe stato bene però: ricordare la posizione del Labriola), il legame diretto fra Rivoluzione francese e socialismo, cioè la rivoluzione socialista come ultimo atto necessario del movimento iniziato nelF '89 > (p. LIO, la limitata adesione di Jaurès al marxismo -e la coincidenza di alcuni tuoi giudizi con quelli di Croce. Ma oltre a puntua-