Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
anno <1955>   pagina <90>
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90 Libri e periodici
che, trascurando gli archìvi genovesi, aveva scritto, sulla base dei documenti di Parigi, alcune interessanti pagine relative alla Liguria.
L'ultimo capitolo di questo libro segue, attraverso la Corrispondenza segreta del Governo Provvisorio, la missione di Agostino Pareto a Parigi, e riferisce anche il pensiero, favorevole all'indipendenza genovese, di Gian Francesco Galeani Na-: pione, come risulta da un manoscritto qui ampiamente citato. FAUSTO FONZI
ri VKCH.O NICOLSOK, II Congresso di Vienna. Saggio sull'unità degli Alleati: 1812. 1822, trad. di E. Enriquez Agnoletti; Firenze, La Nuova Italia, 1952, in 8, pp. 298. L. 1300.
Meritata fortuna ha avuto in Italia questa buona traduzione (qua e là si nota qualche lieve imperfezione, ma è di facile correzione) del libro del Nicolson, pubblicato a Londra nel 1946.
Dettato da un vivo, immediato interesse d'attualità, questo saggio non ha pre­tese di novità documentarie, ma è una riprova di tutta la stimolante efficacia d'una passione intelligente ai fini di un'acuta ricostruzione storiografica. Il problema della pace e dell'accordo fra gli Alleati al termine di una dura guerra contro un avversario aspirante al dominio sull'Europa e sul mondo già aveva spinto gli storici, e specialmente quelli inglesi, a ristudiare il congresso del 1815 dopo la prima guerra mondiale. Il Nicolson riprende il tema mosso dalla stessa esigenza, e lo dichiara esplicitamente. Diplomatico di lunga e complessa esperienza, gior­nalista di gran classe, egli affronta il complicato intreccio degli avvenimenti con una raffinata e solida abilità di scrittore. Consumaiissimo nel cogliere ed espri­mere gli effetti di colore, esperto nell'intarsio delle parti, egli scrive un libro che si legge è proprio il caso di ripetere il luogo comune come un romanzo.
Assai brillante nel coordinare l'analisi delle ideologie con quella dei caratteri e nel collocare l'una e l'altra nel policromo quadro degli episodi e delle battute estemporanee, il N. ha pure conservato, dell'habitus diplomatico e giornalistico, la propensione per lo studio delle ipotesi non realizzate, dei se. E per questa via è dato di cogliere i limiti del suo modulo di storiografo.
L'esame di quanto sarebbe potuto accadere se questo o quell'altro atteggia­mento non si fosse verificato è certo un'attrattiva seducente per ogni scrittore di storia, e spesso può servire a rendersi conto dell'imprevedibilità dei fatti Umani, della perenne novità della storia. Ma, leggendo il N.,. si ha talora la sensazione che l'esperienza dell'uomo d'azione prenda la mano alla vasta pro­spettiva propria dello storico. I se diventano, allora, il segno rivelatore di una scarsa propensione per lo studio delle forze generali. È vero che la catena delle circostanze (p. 22) ha gran peso nel corso degli eventi, ma la dottrina che il N. vi costruisce dimentica troppo che l'influenza delle circostanze è pur sempre chiosa nella loro catena, cioè che la scelta dei politici è libera, si, ma entro una gamma ben delimitata, la quale è l'espressione della cosiddetta situazione. Non è possibile trascurare il fatto che, all'altissimo livello in cui operano i prota­gonisti del Congresso, tradizioni storiche, ideologie, convinzioni, interessi costi­tuiscono un tale complesso di forze dalle quali la scelta politica non può non essere fortemente limitata e determinata. E di queste forze, e dell'ampiezza dei limili determinanti di esse, lo storico deve pur tenere conto per valutare con equilibrio la capacità di scelta, la libertà dei capi.
Il N., ad esempio, accentua l'importanza casuale della convenzione di Tan-roggen (pp. 22-23), ma poi è costretto, con immediata contraddizione, a parlare del risveglio popolare prussiano, senza il quale la convenzione sarebbe rimasta un semplice episodio di insubordinazione. Frequentemente l'A. accenna al disin­teresse del Casti creagli per l'opinione pubblica e parlamentare britannica, ma non ne valuta con esattezza le conseguenze sulla politica inglese e come fu osservato