Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
anno <1955>   pagina <94>
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94 Libri è periodici
Senza seguire qui, passo a passo, Imposizione critica del Santonastaso, che con acuta e puntuale analisi studia il socialismo francese della prima metà del secolo, ci limitiamo pertanto a segnalare le indagini sul sistema societario del Fourier e del suo maggior discepolo il Considerante sul solidarismo del Leroux, sul socialismo cristiano del Buchcz, sul diritto al lavoro del Blanc, sul colletti­vismo del Pecqueur. Di quest'ultimo scrittore politico che il socialismo francese costantemente ha tenuto presente nell'elaborazione della sua dottrina , il Santo nastaso studia in particolare, sui manoscritti conservati presso la Camera dei deputati a Parigi, i problemi affrontati: religione, economia, solidarietà, produ­zione, libertà sociale, famiglia, organizzazione del lavoro, collettivismo condanna degli eserciti permanenti, ecc.
Non manca poi un rapido profilo dei disegni comunistici, mistici e materialisti : dall'utopismo del Cabet all'esaltazione del Robespierre da parte del Laponneraye, dal giacobinismo del Pillot al comunismo di Dézamy, alla nozione di classe del Blanqui (cfr. il breve saggio biografico di S. Molinier, Blanqui, Paris 1948).
Chiude il volume (che sarebbe stato opportuno corredare di un indice dei nomi) una breve appendice che illumina varie personalità sotto il profilo del sansimonismo: F. Buonarroti, Stendhal, Garibaldi, il barone Corvaja, Balzai*, Sainte Beuve.
A titolo di conclusione ci permettiamo di osservare che, se il Santonaslaso avesse dato maggior rilievo alla effettiva portata del movimento socialista fran­cese, i risultati dell'indagine avrebbero avuto un fondamento più ampio.L'espo-sizione critica, che si svolge con attenzione allo studio dell'ideologia, avrebbe ricavato giovamento da un approfondito esame della struttura stessa della società francese del suo tempo, nella valutazione dei nessi esistenti tra l'elaborazione dottrinaria e le concrete trasformazioni sociali e politiche. RFKATO GIUSTI
PATTI. DROULEBS S. J., Action pastorale et problèmes sociaux sous la Monarchie de JttiUet chez Mgr d'Astros, Archevèque de Toulouse, censeur de La Mennais, con prefazione del card. Saliège (Bibliothèquc de la Sociéte d'Uistoire Eccle­siasti que de la Franre); Parigi, Librairie Philosophique J. Vrin, 1954, in 8, pp. 445. Si. p.
Nel recensire il libro di Joseph Aynard su Justìce ou diorite? Le drame social et- ses témoins de 1825 à 1845, André Latreillc notava ancora una volta (nella Revue d'histoire de VEglise de France del loglio-dicembre 1946) quanta confu­sione e imprecisione rivelassero anche i pochi lavori storici che pur toccavano il problema dell'atteggiamento dei cattolici di fronte alle questioni sociali nella prima metà dell'Ottocento. Altrettanto non si può dire oggi', dopo la pubblicazione df alcuni libri che portano molta luce intorno a quel problema, del quale si vedono ormai con qualche chiarezza i termini e se ne affronta con rigore scien­tifico lo studio. È nota anche in Italia l'importanza delle ricerche condotte in questo campo da Jean Baptistc Duroselle, che già nel XXVXI Congresso di storia del Risorgimento aveva svolto una comunicazione su Les catholiqnes de France et la question sociale en 1848, e che nel 1951 pubblicava la fondamentale opera su Les dèbuls du cutholicisme social en France (1822-1870), utilizzando anche, e inserendo hi una visione unitaria, gli studi già da altri compiuti su personalità, gruppi e momenti del cattolicesimo francese e del movimento sociale cristiano. Per quanto riguarda la posizione dell'episcopato francese il Duroselle si valeva anche del manoscritto inedito del padre Droulcrs, che ci offre oggi, con la pub­blicazione del suo lavoro, uno strumento particolarmente adatto a riproporre le questioni già affrontate dal Duroselle, ma in un campo di indagine più limitato e con maggioro approfondimento di alcuni aspetti più strettamente religiosi e