Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
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1955
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Libri e periodici
mi a ni culo riferiiu alla situazione generale della società e della Chiesa, ed in particolare a (niella dì Francia e di Tolosa. Né viene qui studiato esclusivamente e isolatamente l'atteggiamento del d'Astros di fronte ai problemi sociali, ma si considera nel suo complesso il pensiero e l'opera episcopale dell'Ordinario tolo-sano, E solo in questa visione e interpretazione totale della sua personalità è certo possibile comprendere la posizione di lui in campo sociale, e notarne anche i limiti e le deficienze, perchè comprendere significa spiegare, ma non giustificare. Si potrà solo notare che proprio in questa ricerca, die l'autore si propone, della mentalità , e quasi della psicologia, del personaggio studiato, i documenti uffici ali e pubblici hanno forse minore utilità e significato per lo storico, di quanto qui non sembri allo studioso francese.
Paul Thérèse David d'Astros (1772-1851) era stalo dal 1805 Vicario Generalo di Parigi. Nel periodo 1820.1830 aveva retto la diocesi di Bayonne. Arcivescovo di Tolosa dal 1830, avrebbe ottenuto nel 1850 il cappello cardinalizio. Il Cardinal Lam bruschini, nunzio a Parigi, cosi ne definiva la personalità: L'Arcivescovo di Tolosa, sebbene non brilli per la sublimità dei talenti, egli è però uomo retto, fermo ed accorto, il quale sosterrà sempre con petto apostolico gli interessi della Religione e della Chiesa .
La posizione del d'Astros nel clima della Restaurazione è decisamente assolutista e reazionaria. Egli vuole il ritorno alle condizioni del 1789, la restituzione dei beni nazionali, l'abolizione della Carta costituzionale. È un partigiano convinto della politica religiosa della Restaurazione, fatta di alleanza intima della Monarchia e della Chiesa, nello scambio di mutui servizi e di confidenza reciproca . Anche se una parte della popolazione non è più cristiana, l'unione di trono e altare, secondo il gallicanismo di Bossuct, deve essere conservata. Il suo predecessore, il Cardinale Clcrraont-Tonnerre sosteneva che solo la monarchia assoluta era compatibile con il vero bene della Chiesa. Questo è in sostanza anche l'ideale del d'Astros, che però è pronto ad appoggiare anche mia monarchia liberale, e perfino una repubblica conservatrice, contro i pericoli della rivoluzione, a sostegno dcll* orci re social. Necessaria è, a suo parere, l'unione stretta dei due poteri: solo la Religione può assicurare l'obbedienza allo Stato; solo lo Stato può difendere i diritti della Fede e della Chiesa. E in questi diritti, difesi dallo Stato protettore, comprende gli antichi privilegi, né sa far sue le parole del Cardinal Giraud: La Reiigioii cutholique en Franco n'a plus pour s'uppuyer le bras du pouvoir temporcl, la richesse, la parlieipation à la puissancc publique, et loin de nous en plaindre nous en rendons gràce à Dieu pourvu que les àmes lui restent.
Il rimpianto dell'antico regime si associa ad un atteggiamento risolutamente ostile ad ogni novità. Egli respinge con orrore la nouveautés come scismi o eresie, come fratti malvagi della Rivoluzione, essenzialmente e totalmente anticristiana : la Rivoluzione affermava fu ben più la guerra dell'empietà contro l'Altissimo, che la rivolta dei popoli contro i sovrani; e così -naturai mento condanna ogni richiesta dei liberali, portatori del vangelo antireligioso dei philosophcs .
D'Astros crede necessaria tale opposizione intransigente al fine di tutelare la purezza della fede cristiana, ma l'integrile doclrinale chrétienne nota lo storico - - apparai ehez Lui,.. Iiée aux formes so ci a Ics contingentes d'autrefois . Vi et cioè, in Ini la disposizione a proiettare nell'universale le forme contingenti del passato, nelle quali si è abituato a pensare o a vivere; ad opporsi ad ogni situazione o istituzione alla quale non si è abituati, a non vederne che i difetti ed a considerarla come cattivo in uè.... La religione che egli predicava sembrò condannare ogni tentativo di rinnovamento ed ignorare la spinta vitale stessa della vita, esigere la stagnazione nel presente o piuttosto il ritorno verso il mondo del passato, come se fossero le sole strutture che si accordassero con gli impc*