Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
anno <1955>   pagina <99>
immagine non disponibile

Libri e periodici.
99
si tocca il carattere astrattamente antistoricistico del pensiero di lui. o di tanti suoi contemporanei.
Il suo sguardo è continuamente fisso alla Rivelazione, alle verità di fede, delle quali la Gerarchia è unica custode e maestra. Tali verità hanno valore assoluto, e il modo stesso dell'insegnamento cristiano non può mutare per volgere di tempi (si le siede marche la vérité ne marche pus), né concludeva può esservi quindi per il clero novità di idee o di metodi. Non può ammettere che sia giunto il tempo di uscire dalle strade battute, e dall'immutabilità della dot* trina vuol dedurre la fissità dei metodi. La verità è immutabile, ogni novità è eresia. Egli è quindi sistematicamente ostile a tutte le tendenze innovatrici e par tieolarmente insensibile al divenire, né avverte che il mondo cambia intorno a lui, che là società nella quale egli e i suoi fedeli sono immersi si trasforma nelle sue strutture mentali e sociali, che perciò chiede alla Chiesa le stesse risposte, ma in ben diverse forme.
H suo intellettualismo conduce quindi all'incomprensione di tutto ciò che diviene, di ciò che muta e si trasforma, delle realtà terrestri, della storia umana. Questo semplicismo ignorante delle realtà storiche porta ad un fissismo delle sue concezioni stilla società umana e sull'azione pastorale, molto simile a quello di Bossuet, il suo grande maestro; a non sentire il valore storico e contingente di molte istituzioni e di molte idee che egli difende come eterne mentre son proprie di un passato dal quale non sa liberarsi. Il suo integrismo religioso si rivela perciò anche difesa di forme caduche di una civiltà in tramonto, confusione di verità eterne ed assolute con valori contingenti e temporali. E, mentre non sa riconoscere il valore storico delle forme antiche, non riesce ad ascoltare la vita concreta del suo secolo e, per mancanza di intelligenza della realtà profana, allontana, in nome della fede, i cattolici praticanti dal mescolarsi nelle attività economiche del loro tempo (ad esempio, in materia di prestito a interesse, che par era ufficialmente tollerato dalla Santa Sede fin dal 1830) con il rischio di tagliar fuori la Chiesa da ogni contatto col mondo reale, e di rendere impos­sibile ai cristiani ogni concreta ed efficace azione. Egli è indotto a disinteressarsi completamente del benessere temporale dell'umanità, e, per fare un esempio, a difendere il riposo domenicale senza mai accennare ai suoi aspetti sociali, senza notare come il cristianesimo e la Chiesa difendano con esso tutto l'uomo, per la sua liberazione vera e totale.
Questo rigorismo moralistico, questa diffidenza per le realtà terrestri e per la storia, porta anche ad un atteggiamento di prudenza nei riguardi del laicato, che dovrà essere continuamente guidato dalla Gerarchia: cosi egli pone sotto la sua diretta autorità 1* Oeuvre des bons livres . E porta nello stesso tempo a condannare e a combattere nel suo complesso il mondo moderno , a vedere nel movimento generale del secolo solamente l'errore e il male. Così l'Arcivescovo di Tolosa non seppe cogliere il valore positivo e cristiano della poussée vitale vera ce que l'on peut appellcr l'emancipation personnaliste, un désir de plus de respcct de l'autonomie spi ri luci le proprc à l'étrc limnain, d'une organiseli on de la societé qui tienne davantage compte de la lignite de l'homme et apporte plus de justicc sociale, pour le meilleur scrvice de Dieu meme. Mancò in lui quel minimo di simpatia necessario per comprendere le istanze cristiano e libe­ratrici ìnsite nelle nuove correnti, per cercare di nonrrir et transfìgurer de ehristianisme ce qu'il y avait de bon ou de sain, de substitucr Ics orientations évan-gcliqucs à ccllcs rccucB de la I'hilosophie des Lumières essendo la fede cri* eliana non sculement principe negati! qui intoni il le mal, mais principe positi f qui édifie le bicn . Devant l'élaii ver des cadres de vie renouvelés en tous domaines, il fallali, idéalement, quo le prètre nuche à la fois se dégager de ce qui, au regarcT de la foi, pouvait n'élre que contingent et caduc dans le monde