Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI COMUNALI ; PIETRASANTA
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1955
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111
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Libri e periodici 111
ore 1952). Tuttavia non è necessario fare del Cavour un superman, per apprezzarne i ineriti e la genialità politica: se uomini come il Cattaneo, come il Bcrtani, si perdevano nel caos del Mezzogiorno post-borbonico, se al Garibaldi magnanimo, accadeva talvolta di rivelarsi opportunista, e più spesso di seguire una politica empirica e senza principii, come ammette chiaramente il M. S. (ad esempio p. 161, pp. 250-51 e passim) non sarebbe possibile di fare pesare sul Cavour e sui cavouriani tutta la responsabilità di una situazione politica difficilissima, quasi disperata. L'Italie, qitest que c'est? ime, qu'est que cela signifìe? si sentì chiedere M. Du Camp da alcuni popolani di Napoli, poco prima del plebiscito di annessione secondo quanto ricorda molto opportunamente il M. S. (p. 387): vi era dunque ancora una lunga battaglia da combattere contro l'ignoranza, prima di poter seriamente impostare certi problemi politici, e vi era soprattutto da rompere il diaframma che separava le due Italie per servirci della frase cara a Giustino Fortunato che si ignoravano a vicenda. Gli stessi colti napoletani, che disprezzavano leggi e istituzioni piemontesi, non si eran certo sforzati di conoscerle più di quello che i cosiddetti picmontesisti si fossero impratichiti delle cose di Napoli. Il Mancini voleva pubblicare un'edizione economica dei codici piemontesi, della legge elettorale e sulla stampa die vigevano in Piemonte, a Napoli, nell'ottobre del '60 (Cart. Cav., cit, IH, 158). Ma più ancora si ignoravano i problemi locali e le difficoltà locali, che stavano a distanza infinita dalle questioni dottrinali metafisiche della politica democratica-liberale dottrinaria cara ai discettai ori colli: chi rilegge Camicia Rossa, nella felice edizione popolare curata ora dolio Spellanzon, trova l'intransigente repubblicano Alberto Mario alle prese con le liti fra i notabili d'Ischia, per esempio, in veste di pacificatore, e non certo di puro apostolo democratico! Chi studia la genesi del disinganno, del malcontento popolare del Sud, e dello stesso brigantaggio con animo spregiudicato e sereno, li vede nascere dagli errori di tutte le forze politiche che agirono nel momento critico della caduta del regno borbonico, non solo dagli errori dei cavouriani, e sa come la guerra sociale latente nel Mezzogiorno si riaccendesse a ogni crisi di regime. Ma il M. S; non poteva: veder tutti j problemi ad un tempo: mettendo al centro della sua indagine, già per se vastissima, il conflitto fra Cavour e Garibaldi, fra due visuali politiche, e fra due personalità di grandissimo rilievo, egli ha portato un contributo notevolissimo agli studi sulla genesi dello Stato nazionale italiano. fc>RE PASSERIN
GABBJELE DE UOSA, Storia politica dell'Azione cattolica in Italia. DalFEnciclica JZ fermo proposito v> alla fondazione del Partito popolare (1905-1919) ; Bari, Laterza, 1954, in 16, pp. 459. L. 2.300.
L'Interpretazione della storia politica dell'azione cattolica per il periodo dal 1905 al 1919, che Gabriele De Rosa ci offre in questo secondo volume della sua Opera, appare tutta inspirata, ancor più rigorosamente che nel primo volume, al motivo dell'incomprensione protonda dei cattolici per il mondo moderno e per le nuove esigenze secondo cui in esso si pone il rapporto tra società civile e società religiosa, e al proposito tostante perciò dei cattolici stessi di una riconquista teocratica della società e dello Stato.
Ma quel che si rivela subito improprio è il titolo stesso del volume, secondo il quale si vorrebbero far rientrare nelle vicende politiche dell'azione cattolica nientemeno che il movimento modernista del Murrì, l'integrismo e tutta la politica clerlcomoderata anche là dove essa si distacca dalla linea ufficiale e si pone in polemica rispetto ad essa, come l'Amore non manca di sottolineare. Non è il De Rosa quello stesso che nella prefazione al primo volume scriveva di voler offrire un primo iniziale contributo alla comprensione e allo studio di quel laicato che si organizzo secondo gli schemi della gerarchia ecclesiastica...? (Vo-