Rassegna storica del Risorgimento

RADICATI DI PASSERANO ALBERTO
anno <1955>   pagina <650>
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Franco Venturi
Non dobbiamo dimenticare clic Radicati, in esilio, affermerà a più riprese d'aver goduto d'un certo favore alla corte del re e dirà di esser stato ascol­tato con simpatia dallo stesso sovrano quando gli espose le sue idee sulla politica che un principe doveva seguire nel campo ecclesiastico e religioso. Effettivamente, esaminando da vicino tutto quello che riguarda la procedura giudiziaria cui egli verrà sottoposto in contumacia si intravede-, prima e dopo il caso che stiamo esaminando, una mano che dall'alto sembra voler ritar­dare o evitare una punizione troppo dura e soprattutto troppo clamorosa. *)
La vera, definitiva e profonda rottura verrà quando Vittorio Amedeo II getterà uno sguardo sul manoscritto dei Discours moraux, historìques et poìitiques che Radicati riuscirà a fargli pervenire da Londra.
Le idee che vi erano esposte e che saranno poi riprese e sviluppate da Radicati nei pamphlets che mano mano egli andrà pubblicando in Inghilterra erano capaci di scandalizzare non soltanto la corte torinese ma anche quella di Londra. Un curioso documento che era sfuggito alle mie ricerche e che mi è stato segnalato dall'amico Robert Shackleton, dell'Università di Oxford, ci permette di cogliere sul vivo quel che si diceva nella-roggia inglese al momento della pubblicazione della Dissertazione filosofica sulla morte. H venerdì 1 dicem­bre 1732, al lever della regina Carolina, la moglie di Giorgio H, si intavolò una discussione su questo libretto, che aveva indotto il vescovo di Londra e le autorità giudiziarie ad intervenire e che tanto rumore aveva suscitato nella stampa londinese.
Era presente un gentiluomo, il visconte Percival, earl of Egmont, l'au­tore di uno dei più preziosi e dettagliati diari di quest'epoca.
Questi ci ha trascritto le parole della sovrana ed il dialogo che esse suscitarono:
She expressed her resentment against a pamphlet latéfy published, enti-lied A Philosophical Discourse upon Death , torote by Count Passerini, a native of Savoy, vmo had been employed by the late King of Sardinia to write against the Pope in the quarrel ofthat time, and afierwards gave him up upon the reconcih'ation; the reupon the Count fled to England, and wrote this hook in Itaìian, wherein he embraces the atheims of Spinosa, and afierwards draws conclusions front his doctrine that destroy ali society ari virtue,for he concludes that men are bound to folloto their appetitesi that assassins are justifiable, even Ravigliac, whom he names; that when men judge it proper tliey may destroy themselves. Por this he is noto tahen up, together with one Morgan, who trans-lated the booh into English, and the Attorney-General ordered to prosecute them.
The Queen said the book destroyed ali distinctìon between good and evil, truth and falsehood. General Wade said men often dispute aboul toords, and what is good, what evil. I answered, the ideas there could be no dispute of
1) Oltre a quanto ho già Indicato in Saggi sull'Europa illuminista. I. Alberto Radicati di Passarono, Torino, 1954, cf. due interventi di Mellarède, su ordine di Vittorio Amedeo II, nelle dispute familiari di Radicati, del 3 e 21 marzo 1721 in A. S. T., Ministero luterai. Serie IV, voi. fi, pp. 50 e 62 o l'insistenza con cui Platzaert, sempre su ordino espresso del re, vuole che il Senato precisi clic la confisca dei beni di Radicati s'intende vita naturai durante e non tocca perciò la famiglia. /</., voi. 14, p. 708, lettera del 5 luglio 1727 e Iòta*., Lettere particolari, Lettera P., voi. 51, Platzaert e Mellnròde, del 5 luglio 1727, Berterini a Mellarède, 7 luglio 1727 e Platzaert a Mellarèdo del 29 luglio 1727.