Rassegna storica del Risorgimento

MAZZINI GIUSEPPE
anno <1955>   pagina <652>
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UN FALSO NOME DI GIUSEPPE MAZZINI
Paolo Alatri nel recente volume sulle Lotte politiche in Sicilia sotto il governo della Destra (1866-74), J) mettendo a frutto la letteratura sull'argo­mento e documenti inediti, si è adoperato a chiarire quale fosse il falso nome sotto cui Mazzini tentò di sbarcare in Sicilia nell'agosto del 1870.
H col. Pero tri, comandante del forte di Gaeta, nelle relazioni al Generale Villani, comandante della piazza militare, scrive di Enrico Zannit o Henry Zannit. 2) H sottoprefetto barone Girolamo Scoppa, reggente la questura di Napoli, scrive aneh'egli al questore di Palermo Albanese di Enrico Zannit; mentre il Prefetto di Napoli, ragguagliando il collega di Palermo Medici, lascia cadere una consonante e annota Enrico Zanit. Il Medici, sempre che il documento sia stato Ietto bene, in una relazione al Ministro Lanza, nomina Enrico Zennit.
La stessa incertézza si rileva nei biografi. Il Fassio 3) riporta Harry Zannith e, più recentemente, il B arengo *) scrive Harry Zammith, ripreso evidentemente dal Codignola. *)
Come si vede, le fonti, peraltro numerose, non permettono all'Alatri di stabilire la precisa grafia del falso cognome di Mazzini: esclusa quella di Zanit, permane ancora l'incertezza fra Zannit e Zennit, per tacere del nome che oscilla fra Enrico, Harry e Henry.
Orbene, una donazione degli Eredi di Filippo Natlian alla Domus Mazziniana di Pisa ci permette di superare l'incertezza: si tratta del pas­saporto usato da Mazzini, allorché tentò di sbarcare in Sicilia nel 1870, come precisa una scrittura di mano ignota sul retro, identificabile probabilmente con quella di uno dei Nathan-RosseDi: passaporto di Giuseppe Mazzini anno 1866.
U documento, intestato a M. Enrico Zammit [British subjet, a native of Malta) travelling on the continent e datato dal Foreign Office, the 11 day ofjuly 1866, reca il re. 3975 ed è firmato dal Clarendon. Alla firma del ministro seguono il visto del Koenigl. Preuss, General Consutat in London in data 17 july 1866, e la Signature of the Bearer: Enrico Zammit, scritta a grossi caratteri e con mano assai incerta, come di chi stenti a firmare. Se l'occhio non c'inganna, crediamo di poter rilevare che la signature of the Bearer sia stata fatta personalmente da Mazzini, per quanto di proposito resa incerta e irregolare.
Ma un dubbio ancora resta, ed è perchè mai le autorità italiane, dopo l'arresto di Palermo e la prigionia di Gaeta, abbiano lasciato a Mazzini un
1) Einaudi, 1954., pp. 332 sgg.
2) Cfr. Museo Centrale del Risorgimento di Roma, b. 502 e v. 207.
3) Cfr, Mazzini a Gaeta, Poggio Mirteto, 1912, p. 25.
*) Cfr. Vicende mazziniane e garibaldine nelle earte dei Carabinieri reali, Ediz. del Museo Storico dell'Arma, 1942, p. 117.
S) Cfr. Mazzini, U. T. E. T., 1946, p. 366.