Rassegna storica del Risorgimento
SILVA PIETRO
anno
<
1955
>
pagina
<
665
>
PIETRO SILVA
L'I novembre 1954 è mancato, a Bologna dopo breve malattia, Pietro Silva.
Nato a Parma il 2 maggio 1887, aveva compiato gli stadi universitari a Pisa quale normalista e si era laureato nel 1910 dopo aver seguito i corsi di Criveflucci e di Salvemini. Era il tempo in cui sia ad opera dei due menzionati maestri che di Volpe e di Rodolico (per non ricordare che i maggiori) trionfava la scuola economico-giuridica e si buttavano all'aria gli archivi toscani per ricostruire la storia sociale ed economica di Firenze e degli altri comuni della Toscana, per vedere a fondo nella loro storia e scorgere i nessi che condizionavano le vicende politiche e le condizioni colturali alla situazione economicosociale.
Il giovane Silva segai la strada aperta da tanti insigni Maestri ed iniziò, attraverso diligenti ricerche negli archivi di Stato, quegli studi toscani che non abbandonò mai completamente. Nacque così per allora la tesi di lavoro sul governo di Pietro Gambacorta in Pisa che, pubblicata nel 1912 negli Annali della R. Scuola Normale Superiore di Pisa (Filosofia e Filologia, voi. XXIII) costituisce con le sue 352 fitte pagine in 8 di cui ben 291 di testo e 48 di documenti, uno dei migliori lavori dello Scomparso ed un lavoro tuttora insuperato sull'argomento.
La tesi ch'egli sostenne fu che il governo del Gambacorta rappresentò il supremo sforzo dei Pisani di accordarsi coi Fiorentini (sforzo voluto dal popolo grasso pisano rappresentato dal ceto dei mercanti, produttori e armatori interessati a non veder disertato il Porto Pisano dai trafficanti fiorentini contro la volontà dell'artigianato e specialmente dei lanaioli, interessati alla lotta contro Firenze per motivi di concorrenza di produzione e di vendita) e che la rivolta del 1392, che portò al governo gli Appiano, fu esattamente la reazione di costoro contro i primi.
Vinto per concorso un posto di perfezionamento presso l'Istituto Superiore di Firenze ne ottenne il relativo diploma di perfezionamento in storia; ad esso seguirono altri tre concorsi, uno per ottenere il diploma di Magistero in storia presso la Scuola Normale di Pisa, un secondo per un posto di perfezionamento all'interno ed all'estero, un terzo per una cattedra nei licei. Li vinse tutti e tre, e scelse la borsa di perfezionamento a Parigi.
Fratto dì quegli anni di lavoro furono studi intorno all'industria ed al commercio della lana in Pisa, intorno alle relazioni tra la Toscana e Giacomo H d'Aragona ed altre cose minori che costituirono importanti contribuii alla storia pisana del Basso Medioevo.
Il soggiorno di Parigi (1912-13) e lo scoppio della guerra mondiale, avvenuto l'anno seguente, dovevano essere decisivi per l'orientamento storiografico del Nostro.
Infatti non solo le ricerche furono spostate dal piano toscano ed italiano a quello europeo, non solo il Silva anziché del secolo XIV e XV, passò ad interessarsi del secolo XIX, ma dal piano della storia giuridico-eeonomica egli fa indotto a passare a quello della storia diplomatica.