Rassegna storica del Risorgimento

SILVA PIETRO
anno <1955>   pagina <674>
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Libri e periodici
estende all'intero Risorgimento, come farebbe pensare il titolo, ma solo ai periodi 1848-1866 e 1915-1918, con Tunica eccezione delle iscrizioni riguardanti il passaggio per Udine, nel 1822 e nel 1824, dei patrioti condannati allo Spielberg (p. 37). Felice scelta di epigrafi patriottiche strìdo sensu, quindi, non già una raccolta completa di quelle che, per servirci del titolo di un'opera giustamente famosa di Adolfo Oniodeo, possono riferirsi all'intera età del Risorgimento.
Così, per esempio, non troviamo alcun accenno alle lapidi dedicate ai rapidi sonni napoleonici, più scarsi certo e, forse, più inquieti di quelli dormiti da Gari­baldi in palazzi, case, capanne e tuguri (magari per sole quattro ore, sotto il fuoco delle nemiche artiglierie, come era scolpito a Piazza fiologni a Palermo) di questa nostra Italia condannata al mal della pietra commemorativa e alla setticemia epi­grafica. Eppure il ricordo di Campoformio, sulla porta di quella che si chiama ancora Osteria del Trattato , con tanto di NAPOLEO MAGNUS - Pius FELIX INVICXUS AUGUSTUS - PACIFICUS, SÌ, PACIFICUSJ come se lo sognava giorno e notte Arthur* Lévy, meritava l'onore di una citazione. Il sacrificio della patria nostra è consu­mato è sempre stato uno dei testi del patriottismo risorgimentale.
Magari sì potevano porre accanto a quella lapide, efficace testimonianza del mutare dei tempi e delle passioni e delle scaltrezze dell'epigrafia, le tre che adornano in Udine il Monumento della Pace in Piazza Contarena. Il solenne latino dell'abate Marcelli scandiva, nel 1819, Panno dell'arresto di Felice Foresti, l'uni­versale felicità perchè, dopo diciassette anni di guerra, l'Europa appariva final mente in quiete ET NÒMENJS AUSTRIACIS AUCTIS FINIBUS - MAIESTATE RECEPTA.
Il MUNUS - FRANCISCI I - IMPERAI. AC RECIS - OPTIMI PRINCIPIS metteva, dire­mo così, una firma austriaca ad un'opera che avrebbe dovuto esaltare un vanto napoleonico. Ma entrava in Udine l'Italia e Tulio Massarani veniva incaricato di spiegare la genesi del monumento, del quale le origini risalivano a.... Cam­poformio, chiarirne il simbolo e rinnovarne lo spirito. E ne vennero fuori, nell'83, le due iscrizioni QUESTO SIMULACRO DELLA PACE - DA NAPOLEONE DESTINATO
NEL MDCCXCVII - A MEMORARE I PATTI INIQUI DI CÀMPOFORMIDO - FRANCESCO I IM­PERATORE - NEL MDCCCXLX FECE ERIGERE IN TESTIMONIANZA - Di RINNOVATA SERVITÙ; UDINE ITALIANA E LIBERA - DECRETANDO IL MONUMENTO AL PADRE DELLA PATRIA - VOLLE
PERENNE QUESTO MARMOREO RISCONTRO - PERCHÈ RAMMENTI AI POSTERI - IL PREGIO
INESTIMABILE DEL CONSEGUITO RISCATTO.
E si sarebbe potuto dir qualcosa anche di quell'altra lapide col suo bravo scettro spezzato SUPERBIA DEBELLATA , nella quale si esaltava che, POST TOTA ATROCU BELLA - ET TAM HORRENDAM SANCUINIS - EFFUSIONEM DEPLORANDAM MORUM ' ET RELIGIONIS CORRUPTIONEM - NUMMORUM EXTORSIONEM, ecc. ecc. ecc., finalmente ABEUNTIBUS GALLIS, i CrvES GORITIENSES, ma, erano, in realtà, i nobili goriziani, nell'agosto 1814, EXULTANTES PERENNE MONUMENTI!M POSUBRUNT..... La lapide fu rimossa dall'atrio del Palazzo della Provincia una quindicina di anni fa e collocata in Museo, ma non per questo ha perso il suo diritto ad essere rammentata. Come l'altra sul frontone del Monte di Pietà di Palmanova, a ricordo di quel GLOBULO IGNEO (tanto per non lasciar dubbi, una granata incendiaria), che, nel febbraio del 1814, AUSTBIAE EXERCITU ARCEM OPPUGNANTE, aveva provocato un'iradiddio sulla facciata dell'edificio. Ma l'amministrazione, venticmqu'anni dopo, AERE PROPRIO ci teneva a farlo sapere lo aveva A SOLO RENOVATUS - ET IN MELIOREM PORMAM RESTITUTUS. Molti altri esempi del genere di questi, raccolti da Gino Pieri nel suo informaiJssimo Napoleone e il dominio napoleonico nel Friuli (Udine, Idea, 1942), dovrebbe essere possibile trovare ancora per il mozzo secolo di Risorgimento che va dalla pace bestemmiata di Campoformio agli eroismi di Osoppo. **