Rassegna storica del Risorgimento

SILVA PIETRO
anno <1955>   pagina <677>
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Libri e periodici
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ARMANDO BORGHI. Messo secolo di anarchia (1898-1945); Napoli, Ed intani Scien­tifiche Italiane, 1954, in 8, pp. 373. L. 1-800.
Ancora una volta dobbiamo essere grati a Gaetano Salvemini: con l'aver spro­nato Armando Borghi a scrivere le sne memorie, egli ha reso un nuovo ottimo servizio alla storiografia, offrendole una fonte di prim'ordinc. Tanto più impor­tante, questa fonte, in quanto scritta tra il 1940 e il 1943 e perciò dotata, assai più di tante altre rievocazioni personali, di un'immediatezza esemplare, tolta sua, quasi fosse nata subito dai fatti narrati, poiché lo stacco affettivo e la visione critica imposte per loro propria prospettiva dagli avvenimenti postbellici non hanno inciso sulla ricostruzione delle vicende vissute dalil'A. tra la fine dell'800 e il termine dell'esperienza fascista.
Del resto, par di potere affermare, a lettura finita, che il temperamento e l'ingegno del B. non avrebbero comunque potuto indurlo sul piano sia di una ricostruzione capziosamente giustificata post eventa, sia di una storiografia propria­mente scientifica, ancorché vivacemente militante. L'entusiasmo appassionato e la sincerità piena della rievocazione sono i segni diretti e inconfondibili, non solo d'uno spirito libero da ogni coercizione estranea ai diritti e ai doveri della coscienza individuale, non solo di una schietta e nobile dedizione all'ideale prescelto, ina anche di una strenua e totale convinzione nella validità dei metodi adottati, durante la propria lunga battaglia, per raggiungere quell'ideale: convinzione, la quale, nella sua assolutezza, non può permettere allo scrittore di liberarsi dalla morsa pasL sionale per misurare persone e cose con l'animo del ricercatore e dèlio studioso, che non deve essere neutrale mai, ma imparziale e sereno sempre.
Direi, tuttavia, che proprio in questo stesso limite sta forse il maggior pregio dell'opera: quanto perde in precisione, per la scarsezza o assenza, in taluni punti anche importanti, di controlli e di riferimenti ad altri. studi o lavori, essa gua­dagna in genuinità, per l'effusione libera delle impressioni e dei giudizi. E la genuinità così acquistata è certo la qualità più importante d'una fonte storica.
Già le sbrigliate e spigliate note di colore sulla Romagna fine di secolo (13' ss.), ricche di acume psicologico e sociologico, sono, pur fra qualche ridon­danza, specchio fedele di un ambiente e di un'epoca; e le prime prove tra gli anarchici (31 ss.) offrono l'occasione ad un vivissimo quadro dell'anarchismo e del terrorismo dei primi del '900. Il dibatiutissimo problema della politica giolit-tiana e del movimento operaio prima della guerra 1915*1918 vien colto con esattezza (47 ss, e passim), quale era visto allora dall'angolo visuale degli anarchici, e innumerevoli sono gli episodi narrati dal B. che permettono di ricostruire con precisione e vivacità cronachistiche forme, espressioni, toni di tutta la lotta poli­tica italiana del tempo.
Figure di poliziotti (p. es.- Mori, 63, 172 e anche 114 e 170 ss.), scioperi (66, 142 ss., 145 ss.), vita del carcere (67 ss.), problemi e bisogni dei braccianti padani (76 ss.), dibattiti dottrinali (78 ss., 83 ss.), ritratti di agitatori e di politici (85 ss., Ili ss. Mussolini , 133 ss. Malatesta -, 238 ss. Lenin e moltissimi altri), limiti del governo liberale (133 ss.), battaglie drammatiche prima e dopo l'intervento (153 ss.), infocate polemiche fra le sinistre e fra queste e i conservatori e i reazionari dal 1919 al 1922 (179 ss., 245 ss.), genesi e sviluppo del fascismo (193 SB., passini): la gamma dei temi è ricchissima e non permette qui un cenno neppure sommario. Nò essa è limitala all'Italia: Parigi (115 ss.) Austria, Germania, Russia (223 ss., 301 ss., 309 BS.), Portogallo, Spagna, Olanda (323 ss.), America del Nord (333 SB.), tutta una gran parte d'Europa e d'oltre