Rassegna storica del Risorgimento
SILVA PIETRO
anno
<
1955
>
pagina
<
718
>
718
Vita dell'Istituto
Vecchi, il prof. Luigi Aniorth, il prof. Rino Alberti, la Smola secondaria An* circoli, l'Istituto tecnico industriale Fermo Corni.
L'incasso è stato di L. 76.000 che con le quote arretrate del rag. Fanucchi e del dott. Pascucci per il 1954 è salito a L. 78.000: di tale somma è stato trattenuto per il Comitato locale il 20, pari a L. 15.600 ed è stato inviato all'Amministrazione Centrale dell'Istituto l'80 t pari a L. 62.400, di cui trasmesse il 14 maggio L. 29.800; il 1 luglio L. 19.400; il 9 agosto L. 3.200; il 17 ottobre L. 3.000; oltre alle quote dell'Istituto Sigonio , sig. Sola, Biblioteca Estense, Liceo Tassoni , dott, Foresti, prof. Baldoni e prof. Alberti, inviate dagli associati direttamente a Roma.
Sintetizzando: alla data odierna il Comitato di Modena annovera 12 soci vitalizi e 42 soci ordinari: c'è ancora una quindicina di iscritti da ricercare, sollecitare, persuadere: parecchi altri hanno promesso la propria adesione per il prossimo anno. Purtroppo l'Istituto non può aspirare ad aumentare di molto il numero dei propri -soci, non avendo una sede propria e un'attività specifica e continuativa da svolgerei e disponendo di mezzi assai limitati: la Rassegna, che da Roma viene fatta pervenire ai soci, pur essendo pregevole e interessante, ha una veste piuttosto arida che non incoraggia la massa dei lettori.
Comunque: siamo pochi, ma, oserei dire, buoni. E ci inorgoglisce l'elogio di S, E. il Prefetto dott. Mommo, il quale, iscrivendosi al Comitato come socio vitalizio, ha dimostralo di apprezzare la nostra attività e ha rivolto un elogio e un ringraziamento al nostro Presidente per l'opera che svolge con tanta passione ed entusiasmo a favore della benemerita istituzione.
L'aw. Enzo Ponzi che dal 16 luglio 1953 reggeva provvisoriamente le sorti del Comitato in seguito al trasferimento dell'indimenticabile Presidente, Generale di Divisione Luigi Mondani, Comandante dell'Accademia Militare, al Comando della Divisione Mantova in Udine nelle elezioni del 9 gennaio 1954 veniva chiamato con lusinghiera votazione a far parte del Consiglio Direttivo, insieme al coinm. Vaccari, ai proff. Sorbclli e Morselli e all'ing. Bossctti, coi revisori dei conti aw. Orlandi ni e prof. Ascari, e successivamente dalla Presidenza centrale veniva nominato Presidente del Comitato di Modena per il triennio 1954*1956. L'aw. Ponzi, valendosi dei suoi poteri, designava a vice-presidente il dott. conmi. Vaccari, Presidente del Tribunale, e a segretaria la dott. Manzicri, che purtroppo non ha potuto consacrare alla carica la necessaria attività e dovrà essere sostituita.
L'aw. Ponzi, che già nel 1954 organizzò la commemorazione del Martire glorioso Ciro Menotti, svoltasi il 26 maggio di quell'anno nelVAedes Muratoriana, sede della Deputazione di storia patria, gentilmente concessa, con comunicazioni della dott. Foresti su Celeste Menotti, della dott. Manzieri sull'ultima lettera di Ciro Menotti, e dello stesso aw. Ponzi sul processo del Martire, mentre il 4 giugno successivo teneva al Cenacolo in un salone della Biblioteca estense, la commemorazione della morte di Garibaldi, illustrando il celebre discorso del Carducci e le rapsodie del Marradi: il 20 giugno dirigeva l'ampia partecipazione dei soci al raduno regionale degli studi del Risorgimento in Reggio Emilia, e dal 1 al 4 settembre interveniva al Congresso nazionale in Messina; nell'anno in corso pronunciava un discorso al Rotary Club sul Centenario della guerra di Crimea il l'o marzo; teneva al Cenacolo il 5 maggio la rievocazione della Carica dei Seicento a Balaclava e della partecipazione ad essa di due italiani, il futuro generale e mini* Siro della guerra Giuseppe Covone e il milanese Giuseppe Landriani. La figlia del Govonc, contessa Adele, e il nipote, S. E. Ettore Taglietti, da Torino, facevano pervenire all'oratore e al Comitato i propri ringraziamenti. Il 7 maggio l'aw. Ponzi faceva inoltre alla Deputazione di storia patria una interessante comunicazione su Le Milizie Estensi al seguito del Duca Francesco V dal 1859 al 1863.
Se si aggiunge che il nostro Comitato si è fatto promotore purtroppo senza esito positivo presso il Ministero delle Poste di una emissione di francobolli