Rassegna storica del Risorgimento

SILVA PIETRO
anno <1955>   pagina <725>
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Vita dell'Istituto
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Progresso italo-am ericano del 3 novembre. Giusto rilievo alle sedute svoltesi retori Venezia hanno dato, per Chioggia, Il Gazzettino del 22 ottobre, La Voce repub­blicana, del 27, e Bruno Salvagno nelle Cronache Clodiensi, nn. 9-10, ottobre 1955, per Vicenza, 12 Giornale di Vicenza, del 19, del 24 e del 25 ottobre, e II Gazzet­tino del lunendì, del 24 ottobre. La partecipazione dei rappresentanti di altre regioni è stata sottolineata dalla Difesa adriatica, del 29 ottobre, e da tArena di Pala, del 2 novembre, per la Venezia Giulia, da L'Arena, del 30 ottobre, per-Verona, dal Gazzettino, del 26, per Padova, dal Gazzettino, del 3 novembre, per il Friuli, dalla Gazzetta di Mantova, del 20 ottobre, per Mantova, dalla Gazzetta delVEmiliii, del 26, per Modena, dal Corriere Mercantile, del 25, per Genova, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, del 29. e dal Giornale d'Italia, del 30 ottobre, per la Puglia e la Basilicata. Un felice quadro d'insieme ha offerto C S. (ma chi non sa leggere il nome che non si nasconde dietro quelle iniziali?) nel Corriere d'informazione, del 26 ottobre, e un preciso cenno ha doto al Rotary Club di Pavia il prof. Pietro Vaccari {La Provincia Pavese, del 23 novembre).
Oltre le gite ed i ricevimenti, offerti con munifica larghezza dalle autorità e dagli enti di Venezia, di Chioggia e di Vicenza (in quest'ultima città l'Ammi­nistrazione provinciale ha convitalo a pranzo i congressisti), gite e ricevimenti che Catone rinnega e respinge austero e sdegnoso, ma l'onesto e semplice Pinco Pal­lino mostra di continuare ad amare e apprezzare (e chi abbia senso d'opportunità sa che non bisogna sottovalutare l'importanza di Pinco Pallino, se non altro perchè rappresenta la base), i partecipanti al Congresso hanno potuto ammirare le riuscitissime mostre documentarie, organizzate con intelletto d'amore e con opportuno senso didattico, dalla direzione dell'Archivio di Stato di Venezia. Nel suggestivo ambiente dei Frari il conte Morozzo della Rocca ed i suoi collaboratori, dott. Liliana Fortunato, doti. Letterio Briguglio, dott. Ugo lucci, hanno, infatti, saputo offrine' due ammiratissirae rievocazioni, sulla base di documenti particolar­mente suggestivi, delle origini dei Risorgimento a. Venezia e del martirio di Pier Fortunato Calvi (ved. Il Gazzettino del 19 ottobre, e Risorgimento ante litteram nella Venezia primo Ottocento, di Gastone Geron, in Gazzettino sera, dello stesso giorno).
Le manifestazioni veneziane sono state iniziate dalla solenne commemorazione del sacrificio del Calvi alla Caserma nel Campo dei Gesuiti, ove, nel 1848, l'Eroe aveva creato il corpo volontario dei Cacciatori delle Alpi. Dopo l'ispirato discorso del Sindaco di Venezia, il corteo delle autorità civili e militari, dei componenti il Comitato nazionale per le onoranze a Pier Fortunato Calvi, dei congressisti si è recato all'Ascensione, ove è stata scoperta una lapide a ricordo dei Martiri veneziani di Belfiore, Bernardo Canal, Angelo Scarscllini e Giovanni Zamhelli.
Subito dopo, nella grande Sala dello Scrutinio, in Palazzo Ducale, si è svolta la cerimonia inaugurale del Congresso. Dopo i discorsi del Sindaco di Venezia, del prof. G. Gambarin, dell'on. prof. Roberto Cessi, che ha portato il saluto e l'augurio della maggiore -istituzione scientifica italiana, l'Accademia nazionale dei Lincei, del prof. Henri Bédarida, in nome della folta rappresentanza straniera, il Presidente dell'Istituto ha letto i telegrammi di adesione e di plauso del Pre­sidente della Repubblica, dei Ministri dell'Interno e della Pubblica Istruzione, ha dato notizia della situazione dell'Istituto, del quale si è compiuto il ventennio dalla trasformazione, esaltando il merito dei suoi predecessori e dei suoi attuali colla­boratori nel Consiglio di presidenza, ed ha illustrato i temi e gli scopi del Con­gresso. Nel pomeriggio un ricevimento nella Sola Napoleonica del Palazzo Reale ha conchiuso la prima giornata.
All'indomani e nei giorni successivi, a Palazzo Grossi, a Chioggia e a Vicenza i lavori scientifici, nelle tre sezioni destinate al problema del Risorgimento nel Veneto e alla economia italiana prima e dopo l'unità. Dopo le relazioni dei pro­fessori Roberto Cessi, Domenico Demarco e Gino Luzzatto, si sono avute iute-