Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA ; RESTAURAZIONE
anno
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1956
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pagina
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25
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Aspetti legislativi della Restaurazione toscana 25
intercettare la corrispondenza dei carbonari toscani eoa quelli di Napoli, il bargello di Firenze, compiuta l'operazione ed assicuratosi il corpo del reato, chiese la facoltà di procedere contro gl'indiziati con ogni rigore; ma il Fossombroiii, con il suo solito risino, gli rispose tranquillamente che il carbonarismo doveva essere considerato non diversamente da una ragazzata e che a mettere lo scompiglio tra i suoi aderenti sarebbe bastato inviare quelle lettere ai rispettivi destinatari, avendo solo l'avvertenza di apporre su di esse il visto della polizia. Così fu fatto e tale fu lo spavento dei buoni carbonari toscani nel vedersi recapitare quelle lettere così compromettenti con tanto di cevisto delle pubbliche autorità, che non diedero più alcun fastidio serio al patrio governo.
Gli eventi di Piemonte diedero invero qualche maggior preoccupazione al governo di Firenze, per il timore che essi, data la vicinanza ed i più frequenti contatti tra ambienti toscani ed ambienti piemontesi, potessero provocare qualche disordine anche nel Granducato: si procedette così all'arresto di qualche carbonaro, ma il processo contro di essi, intrapreso secondo il procedimento economico, si concluse con un'assoluzione generale accompagnata solo da una solenne ammonizione governativa agl'imputati. Solamente tre di questi furono condannati a lasciare entro breve termine gli stati del granduca.l)
Del resto, quale fosse in quel periodo l'atteggiamento del governo toscano nei confronti del movimento carbonaro risulta in modo esauriente dalla relazione che i ministri sottoposero al granduca in data 10 aprile 1821 sulle bisogne politiche correnti in Toscana.2) In tale relazione la carboneria era definita una segreta poco numerosa associazione, che se ancora non era attiva contro il nostro felice regime, era almeno intenta a far proseliti per profittare delle turbolenze degli altri paesi preparando gli spiriti ad un cangiamento politico anche in questo Granducato appena fossero mature, ed un poco consolidate le rivoluzioni di alcuni altri Stati d'Italia. Fra questi carbonari, continuava la relazione, erano stati operati fino ad allora solo alcuni arresti, mentre per il resto la polizia si era limitata ad applicare delle misure semplicemente disciplinari verso alcuni giovani traviati della Curia, i quali dopo le opportune contestazioni ed ammonizioni, furono rinviati alle loro case coll'indicazione dei motivi, che avevano causato il loro allontanamento dalla capitale. In linea di massima, infatti, i ministri si dichiaravano contrari ad estendere il procedimento economico a tatti gli indiziati, in quanto una tale misura avrebbe avuto per conseguenza di costi tuirne in esame, e poi arrestarne altri, ed il processo dei settari toscani anderebbe ad avviluppare fra non molto non poche famiglie.
Finora continuava la relazione le misure disciplinari hanno ottenuto l'approvazione e la riconoscenza da' padri, come l'otterrà sempre l'esercizio di una paterna tutela; ma se si popolassero lo prigioni, se si cominciasse a compromettere la riputazione e l'interesse di molte famiglie, diver
ti Lo sentenza conclusiva del processo si trova riportato in A. BARRETTA, Le società segrete ecc.* eit.. Allegato 32, p. 15S.
2) Onesto interessante documento è stato pubblicato dallo ZOBI nelle sue Memoria economico-politiche o sia dei danni arrecali daW Austria alia Toscana dal 1737 al 1859, Firenze, 1860, voi. IX, p. 433.