Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA ; RESTAURAZIONE
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1956
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29
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Aspetti legislativi della Restaurazione toscana 29
presidente del Buon Governo non doveva essere nel suo intimo troppo persuaso della bontà del sistema se confessava per iscritto: Questo discolato e la più terribile diavoleria ohe io mi abbia avuta; se dovessimo stare sopra un piede militare, per me la coscrizione eolla facoltà dei cambi non mi par cattiva; non ha almeno gl'inconvenienti dell'arbitrio. 1} La coscrizione, come si è detto, venne introdotta eon la riforma del 1826, ma il discolato lo si volle mantenere egualmente: l'esercito granducale continuò così a servire da spauracchio per i giovani sudditi troppo turbolenti di Sua Altezza Imperiale e Reale.
Nel campo dell'istruzione pubblica il governo lorenese si attenne al principio della libertà d'insegnamento, lasciando piena facoltà ai privati di aprire scuole e senza preoccuparsi di quali fossero le materie svolte in tali scuole e tanto meno dell'idoneità specifica dei maestri. In realtà, tale libertà d'insegnamento praticata dai governanti toscani derivava non tanto da una consapevole e convinta adesione a tale principio, quanto da un quasi assoluto disinteresse per le questioni educative ed a semplice inerzia, cosicché in pratica l'istruzione pubblica, sia inferiore che superiore, era in Toscana lasciata alla deriva e conduceva una vita ben grama. Non mancavano naturalmente, anche tra i responsabili della cosa pubblica, gli ostili al principio della libertà d'insegnamento, da essi ritenuta perniciosa agli interessi dello stato: fra essi vi era il Puccini il quale in un suo rapporto al granduca del 15 novembre 1820, dopo aver rilevato come la libertà d'insegnamento non significasse in sostanza che un'assai pericolosa libertà delle idee, osservava che essa andava poi necessariamente a scapito delle scuole di stato le quali invece, a suo giudizio, avrebbero potuto svolgere un'assai utile funzione nel campo politico educando le nuove generazioni al rispetto per gli ordinamenti costituiti. Istituti privati lamentava il Puccini sono formati dappertutto, ciò che mostra la decadenza dei nostri collegi e delle nostre Scuole Pubbliche. Scuole di mutuo insegnamento si aprono persino nelle Provincie, ed il Governo conosce appena i nomi dei loro Maestri. Una numerosa Società di gran proprietari si è formata-nella Capitale per dirìgere anche nelle provincie questo nuovo metodo d'istruzione. E concludeva infine stizzito : Io credo questa libertà funestissima e micidiale in mezzo a questo gran fermento di tutte le idee. 2)
Sta di fatto, comunque, che questo completo disinteresse delle autorità governative per l'istruzione pubblica consenti un rigoglioso fiorire d'iniziative private che non potevano che essere di beneficio alla vita culturale del paese, iniziative che poterono esplicarsi liberamente senza essere ad ogni passo ostacolate ed infine soffocate dal sospetto e dall'aperta ostilità del governo, come avvenne invece, per esempio, in Lombardia. Tali iniziative si concretarono Bopra tutto nell'istituzione di numerose scuole di mutuo insegnamento, scuole che godevano allora della quasi unanime simpatia delle classi colte e di tendenza liberale di tutta Europa, essendo considerate le più idonee a combattere efficacemente l'analfabetismo fra gli strati più umili della società. Il sistema del mutuo insegnamento, importato dall'Inghilterra
1) V. G. MABGOTTJ, Cronache segrete, ecc., cit., p. 337.
2) Cfr. p. PIERI, La ttcstaurazìone, ecc., citi, pp. 116-117.