Rassegna storica del Risorgimento
1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno
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1956
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pagina
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35
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LA POLITICA DI LORD MALMESBURY VERSO L'ITALIA NELLA PRIMAVERA DEL 1859
Allo scoppio della guerra del 1859 il Ministro degli Esteri inglese era James Howard Harris, terzo conte di Malmesbury, Senza doti d'immaginazione, ma buono e generoso d'animo, Lord Malmesbury non fa statista eccezionale né uomo politico di esemplare costanza. Ma costanza egli ebbe in certi sentimenti, come il profondo amore per la pace, il terrore di una rivoluzione universale e il desiderio di aiutare le meno fortunate tra le nazioni d'Europa. La storia ha spesso trascurato i suoi meriti e ironizzato i suoi difetti. Sia gli storici inglesi che quelli italiani sono stati inclini a considerarlo amico dell'Austria e ostile all'Italia, mentre l'esame accurato della sua corrispondenza privata e d'ufficio dà un'impressione ben differente. Malmesbury era un Tory, ma la sua politica non fu in diretto contrasto con quella di Palmerston. Come spesso è il caso, la politica estera dei due partiti inglesi si trovava ad essere fondamentalmente identica. Per entrambi i parliti essa consisteva in uno strano miscuglio di due elementi apparentemente in contrasto: da una parte filantropia internazionale, dall'altra egoistica preoccupazione per gli interessi britannici.
L'interesse di Malmesbury per l'Italia aveva avuto inizio sin dalla sua gioventù. Verso la fine del decennio 182030, quando era poco più che ventenne, il futuro Segretario degli Esteri aveva viaggiato a lungo in Europa. In Italia aveva stretto amicizia con la contessa G-uiccioli, un tempo amante di Byron. La contessa gli aveva fatto conoscere l'ex Regina Ortensia e il figlio di questa Luigi Napoleone, allora ventunenne. Malmesbury divenne amico intimo di Luigi Napoleone, e si familiarizzò con il circolo di rivoluzionari di cui i Bonaparte erano il centro. In un'occasione aiutò la contessa Guiccioli, cittadina romana, a fuggire dalla città dopo che la polizia le aveva ingiunto di rimanere* Egli osservò che l'Italia Settentrionale era seething with hatred contro gli Austriaci e il governo papale. J)
Le sue intime relazioni con Napoleone si mantennero, con interruzioni, durante il seguente ventennio. Fu a lui che Napoleone si rivolse per aiuto nel 1845, quando era prigioniero nel castello di Ham. Malmesbury visitò il prigioniero che era very much pleased to see an old friend. 2) Napoleone sperava che l'amico inglese potesse ottenere la sua liberazione, inducendo Sir Robert Peel a fare da mediatore fra lui e Luigi Filippo, ma il Primo Ministro oppose un rifiuto a questa richiesta. I legami personali tra Napoleone e Malmesbury sono stati quasi sempre ignorati, in seguito alla crisi diplomatica dei 1859.
1) LOBD MAXMESBUBY, Mamoin qf an ex-MUtùuir, London, Louginone Gioca Co., 1885, pp. 23-26.
2) LORD MALME9BUHY, op. di., pp. 116-7.