Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno <1956>   pagina <37>
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La politica di Lord Malmesbury verso VItalia, ecc. 37
England is not an aggressive Power. J With her large Empire, shc adopts a defensivc position, but cannot desire te eniarge her territory. *)
Nella sua concezione della pace europea come a blcssing paramount to ali others, Malmesbury doveva trovarsi in opposizione a Cavour, per il quale l'indipendenza e l'unità d'Italia non solo giustificavano, ma richiede­vano, la guerra.
La guerra francoaustriaca doveva combattersi in primo luogo per la liberazione della Lombardia. Ma nel gennaio del '59 sarebbe stato difficile definire il problema cosi chiaramente. Considerando la questione italiana, il pensiero di Malmesbury si rivolgeva in primo luogo verso Roma: alle infe­lici condizioni politiche e sociali degli abitanti degli Stati Pontifici, alla peri­colosa presenza di truppe francesi a Roma e di truppe austriache nelle Lega­zioni. Egli credeva che la presa di posizione più. efficace verso la questione italiana consistesse in un tentativo di ottenere l'evacuazione degli eserciti stranieri e la riforma del governo papale. Villamarina riferisce che Sir James Hudson, Ministro inglese a Torino, passando da Parigi al suo ritorno dopo una breve licenza in Inghilterra, fece una osservazione degna di nota. Egli affermò di ritornare nella sua sede solo dopo aver ottenuto l'assicurazione dal governo inglese che esso avrebbe favorito l'unificazione degli stati italiani in tre parti e la riduzione del territorio papale a Roma e dintorni. 2) Bisogna dubitare che Malmesbury avesse mai accettato simili condizioni; ma si può assumere in linea generale che Hudson, con le sue vedute favorevoli al nazio­nalismo italiano, fosse disposto a tornare come Ministro a Torino solo dopo essersi convinto che Malmesbury avrebbe fatto qualcosa per gli infelici sud­diti del Papa.
L'Inghilterra non aveva relazioni diplomatiche formali col Papato, ma Mr. Odo Russell, ufficialmente Segretario di Legazione a Firenze, aveva funzione di agente privato del governo britannico a Roma. I suoi colloqui col Papa e col Cardinale Àntonelli ebbero sempre un tono amichevole; ma per suo mezzo Malmesbury lasciava intendere che lo spirito del suo indirizzo politico verso il Papa, nel gennaio del '59, era tutt'altro che indulgente. H Segretario degli Esteri aveva espresso la convinzione che la probabilità di una guerra tra Francia e Austria sarebbe stata minore se the Governments of Italy were spontaneousfy to consider... the means ofimproving the administration of their several states far the benefit oftheir subjects, and to offer subslantialgua-rantees that such improvements once agreed upon should be honestly carried out. In un'altra frase aveva riassunto l'essenza del suo atteggiamento verso la que­stione italiana: The Government and the people of this Country sympathize sin~ cerely with the wrongs of the Italian people* but they feel that those tvrongs will be redressed more effectively by peaceful rather than by violent means. 3)
1) Carteggi del Parlamento inglese: Aecaunts and Papera (1859), Voi. XXXII, p. 58, C2524, Correspondenco concerning the Affaire of ltaly No. 32, Miihncsbury to Cowloy, F. O. 26 gennaio 1859. Questo Blu Book vena d'ora innanzi abbreviato come segue: A. P. Italy.
*) Carteggio Cavour-Nigra, Bologna, Commissione Beale Editrice, 1926, Voi. 1, p. 206; Viiiamarinn a Cavour, Parigi, 21 novembre 1858.
3) Public Record Office, Londra. Incartameli! i del Foreign Office, 43-69, No. 5, Confi* deliziale, Malmesbury a Odo Bussell, F. 0., 13 gennaio 1858, Minuta del sottosegretario permanente Hommond, siglata da Malmesbury, vista da Lord Derby e dalla Regina. Questa filza verrà d'ora innanzi abbreviata con la sigla; F. 0.