Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno <1956>   pagina <38>
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38 Harry Hearder
Nei primi giorni della orisi del '59, Mabucsbury temeva che la possibi­lità di una rivolta nelle legazioni, seguita da un intervento austriaco* costi­tuisse la maggior minaccia per la pace in Italia.1) Per prevenire tali conse­guenze, era pronto ad accettare negli Stati Pontifici maggiori innovazioni che altrove: perfino, all'occorrenza, dei cambiamenti territoriali. Solo la posi­zione dell'Inghilterra quale potenza protestante gli impedì di proporre egli stesso apertamente tali cambiamenti, ma perseverò nel sollecitare la Fran­cia e l'Austria affinchè si accordassero sulle innovazioni ritenute opportune, e in seguito facessero pesare la loro opinione sul Papa. Egli scrisse privata­mente a Cowley:
"We are ready, if Austria and France eboose to join to improve the Legations, to givc our inorai support, and even to consider a reconstruction of the Central territory if we see hopes of improving the condition of the people without weakening the spiritual authority of the Pope. 2)
Egli ripetè quest'offerta formalmente al governo francese pochi giorni dopo, ma mise in chiaro che ogni ridistribuzione territoriale nell'Italia Cen­trale avrebbe dovuto essere accettata da tutti i firmatari del trattato del 1815. 3) Non vi è ragione di supporre che Malmesbury facesse simili offerte con riserve mentali, o che si affidasse a un rifiuto dell'Austria. La fra­seologia dei suoi dispacci non lascia dubbi sulla sua sincerità nell'auspicare riforme nell'Italia Centrale. Era ispirato non solo da sentimenti filantropici, ma anche dalla convinzione che la pace si poteva mantenere solo a patto di alterare in qualche modo lo status quo.
Quando egli sostenne la stessa tesi con l'Austria, il conte Buoi rispose che la sua era una dottrina molto pericolosa e sovversiva dei trattati del 1815. L'ambasciatore Loftus gli rispose energicamente, da parte di Malmesbury, che in Italia the present state of things is intolerable, and cannot last. *) Se, dopo questa conversazione, Buoi avesse potuto leggere i susseguenti pareri sulla supposta predilezione di Malmesbury per l'Austria, sarebbe stato non poco sorpreso, e si sarebbe chiesto su quali elementi essi potessero fondarsi.
La situazione negli Stati Pontifici era aggravata dalla presenza degli eserciti francese e austriaco. Come preludio di un qualsivoglia aggiustamento territoriale l'evacuazione di entrambe le armate sarebbe stata necessaria, per evitare ogni rischio di collisione. Nell'insistere presso il governo austriaco perchè facesse il primo passo nel proporre un miglioramento delle condizioni nell'Italia Centrale, Malmesbury, alludendo all'occupazione degli Stati Ro­mani da parte di truppe francesi e austriache, dichiarò che era their public duty to terminate it. 6)
Che la semplice evacuazione degli Stati Papali avrebbe risolto la que­stione italiana era chiaramente una vana speranza. Quando Disracli la
J> F. 0. 67-240, No. 2; telegramma, Malmesbury a Hudson, Foroigu Office, 3 gen­naio 1859.
2) MALMESUUBY, op. cit., p. 456, Malmesbury a Cowley, Foreign Office, 7 gennaio 1859.
3) A. P. Italy, p. 84i No. Bj Malmesbury a Cowley, Foreign Office, 10 gen­naio 1859.
*) A. P JmJy, v Wl No. 26, Loftus a Malmesbury, Vienna, 20 gennaio 1859. s) Idem. p. 38; No. 8, Malmesbury a Loftus, ,0., 12 gennaio 1859.