Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno <1956>   pagina <40>
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40 Harry Hedrder
erano cn parole. da moina, cent fois pire que IOB Tory , e aggiunse: ... nous devons faire des voeux siucères pour que Ics Torys rcstent au pouvoir.*) Prima ancora aveva scritto a Villamarina: Micux valcnt Malme-abury et Derby que Palmcrston et Clarendon. 21
Questi sentimenti non sopravvissero alla crisi del 1859, ma il fatto stesso che furono espressi indica che si è spesso esagerato il contrasto fra i governi Tory e Whig nelle loro relazioni con l'Italia. Il cambiamento nei rapporti tra Malmcsbury e Cavour fu segnato dagli scambi diplomatici delle prime settimane del 1859. Verso il primo di marzo era chiaro che i due uomini affrontavano la questione italiana da due punti di vista diametralmente opposti. Cavour faceva accurati piani per provocare un conflitto franco-austriaco, e preparava il terreno per l'annessione della Lombardia, della Toscana, dei Ducati, e, se possibile, di Venezia. Malmcsbury sperava ancora in an Italian regeneration unstained by violcnce and bloodshed. In gen­naio, durante la prima fase della crisi italiana, aveva scritto:
I care for neither Austria nor France, but Lord Derby and I are de-termined to use every effort to prevent war, which would cost 100,000 live and desolate the- fairest parts of Europe. My whole mind is occupied by that object. 3)
Verso la fine di marzo, quando i negoziati entrarono in una fase di mag­giore intensità, egli incominciò a temere che Austria e Francia fossero en­trambe anche troppo pronte a ricorrere alle ostilità. Se tale era il caso, tanto più pesava sulle sue spalle la responsabilità di evitare il conflitto. Il 24 marzo scrisse: I feel that it is an imperative duty in me to prevent so awful a calamity as such a bloody war would be. 4)
Malniesbury era deciso ad agire da attivo mediatore, ed era convinto che l'Inghilterra fosse, più. di ogni altra potenza, in posizione favorevole per agire in tal Benso. Riassumendo le trattative in retrospettiva, egli disse in Parlamento:
While the rclations of France, Austria and Sardinia were... in an alarming condition, the rclations of this country witb the whole world were, on the contrary, of a most satisfactory character... In the events which subsequently took place England was from this circumstance and her power the country which in ali Europe was best qualified to act as mediator and negotiator. 5)
Fin allora si era solo trastullato con l'idea di agire da mediatore. La decisione di inviare Lord Cowlcy, Ambasciatore britannico a Parigi, in missione a Vienna, fu il primo passo decisivo in quella direzione. Cowley doveva informarsi dell'esatta natura della disputa francoaustriaca, e, uffi­ciosamente, chiarire che l'Inghilterra era a disposizione delle due potenze imperiati come intermediaria. Egli portava con sé una lettera della Regina all'Imperatore Francesco Giuseppe, lettera che il Gabinetto aveva com-
*) Cavour o l'Inghilterra, Bologna, Commissiono Reale Editrice, 1933, Voi. II, Libro I , p. 241; Cavour a Emanuele d'Azeglio, 1" dicembre 1858.
2J Carteggio Cuvour-Nigra, Voi. I, p. 171; Cavour a Villamarino, 19 ottobre 1858.
3) MALMKSBUHY, op. cil., p. 459, annotatone del 12 gennaio 1859.
*) Idem, p. 470, annotazione del 24 marzo 1859.
*) HANSABD, Serie Terza, Voi. CLflI. House of Lord, 18 oprile 1859.