Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno <1956>   pagina <42>
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Harry Hearder
1 colloqui con Buoi 6 eoa l'Imperatore a Vienna ebbero carattere uffi­cioso e segreto. In un piano che fu discusso, ma che non fn apertamente proposto fino a qualche tempo dopo il ritorno di Cowley a Parigi, si suggeriva di rendere neutrale il Regno di Sardegna. Cowley scrisse privatamente a Walewski per sondarlo su questa idea, dichiarando che non aveva nemmeno informato il suo governo a Londra di questo aspetto dei colloqui, perchè voleva prima conoscere la sua opinione. L'argomento di Cowley era che con un Piemonte disarmato si sarebbe potuto persuadere l'Austria ad annullare i suoi trattati con i Ducati. Il Regno di Sardegna avrebbe avuto garanzia di neutralità, e avrebbe realizzato grandi economie in seguito allo sciogli­mento dell'esercito. Walewski, che d'abitudine non simpatizzava per l'Italia più di Cowley, in questa occasione sconsigliò la ulteriore presa in considera­zione di un simile progetto. *)
Buoi dichiarò chiaramente che l'Austria non era disposta ad abrogare i trattati separati date le circostanze, ma che avrebbe potuto riconside­rare la questione se le fossero offerte garanzie di pace interna in Italia. Una garanzia sarebbe stata la neutralità del Regno di Sardegna. Cowley non poteva spingere la discussione più oltre, ma in apparenza sperava ancora che da questo inizio si sarebbero potute sviluppare reali conces­sioni. 2) Egli ritornò a Londra per fare a Malmesbury un rapporto parti­colareggiato.
Malmesbury era ancora più ottimista di Cowley, e dopo una conversa­zione con quest'ultimo e Derby, fu sorpreso di apprendere che Derby non si aspettava grandi successi dalla missione di Cowley. Le vedute del Primo Ministro in questa occasione erano evidentemente più realistiche. Malme­sbury notò nel suo diario: The Austrians bave agreed to ali we ask. 3) Una simile affermazione, del tutto gratuita, è tipica di certi commenti che Malmesbury era uso inserire nel suo diario, e che a prima vista lo fanno considerare austrofilo. Nel corso delle sei settimane seguenti egli doveva esprimere opinioni più responsabili, da cui si ricava un'impressione ben diversa.
Se Malmesbury e Cowley credevano che la missione fosse riuscita a pre­parare il terreno per una mediazione, i rapporti di Buoi non giustificano affatto tanto ottimismo. Da quanto se ne ricava, egli aveva completamente rifiutato di considerare l'abrogazione dei trattati separati, e aveva sempli­cemente fatto presente a Cowley che l'Austria non si era valsa dei trattati, né vi era alcuna ragione di supporre che l'avrebbe mai fatto. Se Cowley era sod­disfatto di ciò, egli era, nell'opinione di Buoi, soddisfatto di poco.*) Il du­plice comportamento del Primo Ministro austriaco probabilmente non era dovuto tanto al desiderio di ingannare Cowley, quanto alla difficile posizione interna con cui era alle prese. Vi sono prove che egli stava perdendo il
!) F. O. 519-225; Cowley a Walewski, Vienna, 2 marzo 1859. La serie elencata nel Public Record Office come F, 0. 519 è in realtà la corrispondenza privata di Lord Cowley, e fa acclusa ai carteggi ufficiali del Foreigu Office solo nel 1952.
2) F. 0. 519-225; Cowley a Malmesbury, Vienna, 4 marzo 1859.
3) MALMEsnrnY, op. cit., p. 468; annotazione del 13 marzo 1859.
*) Die uiiswiirtige PolUik Preussona, IB58 bis 1871, a cura diE. Brandonburg e 0. Hoctzscb, Oldenbnrg, 1933, Voi. I, pp. 332-3, noia 1 al No. 191, Buoi a Apponyi, 10 marzo 1859; e Buoi a Kollcr, Ministro a Berlino, 6 marzo 1859.