Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; INGHILTERRA ; MALMESBURY, JAMES HOWARD HARRJS, LORD
anno <1956>   pagina <53>
immagine non disponibile

La politica di Lord Malmesbury verso VItalia, ecc. 53
guerra ritenuta inevitabile; ma a Londra la sua venuta fu interpretata come una missione di pace. A <mel tempo il nome di Massimo d'Azeglio era più conosciuto e pia rispettato a Londra che quello di Cavour. Annotando nel suo diario l'annuncio della missione d'Azeglio, Malmesbury commentava: He is a very distmguishcd and prudent man.l) Avvenne poi che il viag­gio di d'Azeglio a Londra fu troppo tardivo per avere effetto. Nella Bua prima intervista con Malmesbury, d'Azeglio apprese che il governo britannico aveva sentore che l'Austria stava preparando un ultimatum per 1 Piemonte, sebbene Malmesbury stesso fosse riluttante a credere a tale voce.2)
L'unico successo di d'Azeglio fu di persuadere Cavour ad accettare il disarmo generale in linea di princìpio. Come sempre generosamente altruista, aveva promesso a Cavour che, se necessario, avrebbe preso su di sé la respon­sabilità di ciò che appariva un abbandono degli interessi italiani. s) Egli riferisce un'interessante conversazione con Malmesbury, in cui quest'ultimo disse:
Ora che la cosa è portata in discussione, io ritorno quel che sono stato sempre, amico dell'Italia. Al Congresso mi metto nelle mani dei vostri ple­nipotenziari e degli Italiani. Conduco Hudson e Cowley.
D'Azeglio lasciò intendere che disapprovava la scelta di Cowley, al che Malmesbury commentò:Cowley è un uomo serio, severo, ma molto galan­tuomo, e vorrà il ' giusto '. D'Azeglio era evidentemente convinto che un congresso avrebbe giovato alla causa italiana.4) Ogni ulteriore beneficio che la visita di d'Azeglio a Londra avrebbe potuto apportare fu impedito daU'ndtimatum. austriaco. Poiché era riuscito a stabilire relazioni amichevoli con Malmesbury, è possibile che gli eventi avrebbero preso un corso differente se fosse arrivato a Londra una settimana o due prima. Ma era in parte me­nomato dalla cattiva salute e dagli effetti della ferita riportata nella prima guerra d'indipendenza: non appena l'ultimatum austriaco fu presentato a Torino, fu ansioso di partire, e solo le insistenze del nipote lo rattennero. Emanuele d'Azeglio voleva che egli rimanesse a Londra fino a che non fosse etato sparato il primo colpo. 5) Finalmente, il primo maggio, Massimo d'Aze­glio partì per Torino, ignorando le istruzioni di Cavour di rimanere più a lungo. Egli scrisse a un amico: Je quitte avec grand plaisir la politique cornine le brouillard anglais, tout en emportant un reconnaissant souvenir. 6) Il suo successo nel persuadere Cavour ad accettare il disarmo era arrivato troppo tardi per avere qualsiasi influenza sugli eventi.
Prima di presentare l'ni ti ma tu in al Piemonte, Buoi fece una mossa piuttosto strana: egli chiese a Malmesbury una garanzia contro un'eventuale aggressione francese. Si è già accennato alla Bua precedente richiesta che l'Inghilterra e la Prussia garantissero l'Austria contro la Francia; ma in
1) MALMKSBURY, op. cii., p. 475, annotazione del 10 aprilo 1859.
2) BIANCHI, N., La politica di Massimo a"Astigli dal 1848 al 1859, Torino, Roux e Fu vale, 1884, p. 269 telegramma, MIIHBÙÌIO d'Azeglio a Cavour, Londra, 18 aprile 1859,
ore 17,30.
Sj idem, p. 269-270; due telegrammi, M. d'Azeglio a Cavour, Londra, 19 aprile 1859.
*) Idem, p. 270-1 ; lettera privata, M. d'Azeglio a Cavour, Windsor, 19 aprilo 1859.
6) COLOMBO, ap cit., Voi. II; No. 403, E. D'Azeglio alla madre, 27 aprile 1859.
) Museo centrale del Risorgimento, Roma; Bantu 816, No. 47 (3), M. d'Azeglio a Gustavo de Briaci, Londra, 23 Park Lane, 30 aprile 1859*