Rassegna storica del Risorgimento
1869 ; ECONOMIA ; FINANZA
anno
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1956
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pagina
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81
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La rivolta del macinato (1869) 81
chiedeva: In ohe modo, consorti affamatoli del popolo, risponderete a lui se spinto dalla fame vi dimanderà con Porlo terribile della sua voce : datemi pane?. Come sempre, col facile e la sciabola, unico vostro codice, non è vero? Ma se per caso questi mezzi riuscissero infruttuosi e vi si spezzassero percuotendoveli sul volto, che farete allora ?... Disingannatevi, signori impostori, perchè il popolo non crede più né a voi né ai giornali che pagate. Avanti pure, perseguite nel vostro cammino e vedremo ove arriverete.
In cinque giorni 1?Amico del popolo subì quattro sequestri e finalmente dopo un numero di supplemento del 5 gennaio dovette cessare le pubblicazioni in seguito all'arresto del gerente e alla forzata fuga del direttore e dei redattori; misure della cui legalità fu discusso in Parlamento.
Più. violento e con accentuati motivi di odio di classe fu il linguaggio de Il Presente di Parma. Scrisse questo giornale il 3 gennaio : Richiamata l'Ita-lia a novella vita per opera quasi esclusiva di illustri patrioti avanzi dello Spielberg, di Mantova, del Castel dclTOvo, cadde sventuratamente sotto l'amministrazione degli antichi fedelissimi servitori di quei tirranni, cadde sotto il governo di chi non solo vergognava a pronunciare il nome, ma prestavasi quale feroce sicario a porre ceppi e capestro a quanti aspirassero ad unirla. Quindi misure vessatorie, quindi leggi ingiustamente proposte, ingiustamente applicate... Cambray-Digny e i suoi consorti proposero la tassa sul macinato perchè su di essi non fassi sentire. Non di pane solo essi vivono: è il povero popolo, il proletariato, il contadino cui restano pochi soldi per sfamarsi che di solo pane vive, che quindi la maggior parte della tassa deve pagare. Chi meno possiede paghi di più!... Se non volete morire di fame morite di piombo. Pure in mezzo a questi disordini qualche fondo di cassa pubblica verrà ad impinguare le nostre finanze.
Con settarismo veramente accecante esso dà poi una sua interpretazione dell'opera della Destra liberale che è veramente significativa del fossato che specialmente dopo l'infelice guerra del 1866 e Mentana divideva i liberali dai mazziniani e dello spirito di queste prime polemiche sul Risorgimento: I vostri reggimenti ricevettero ordine di non battersi a Custoza poiché tra le file nemiche stavano schierati i vostri antichi padroni, le vostre navi affondarono a lassa perchè l'Italia fatta grande avrebbe sparso i sinistri vostri progetti; ma questi reggimenti queste forze voi le disponete per le vie della città, le spronate contro affamati cittadini. È guerra di fratelli che cimentate, è guerra di figli contro i padri. Non temete che da questo sangue sorga un torrente che tutti vi travolga al mare ? Quel governo che fu sin qui dissipatore e scialacquatore * che prostituì la nazione al servilismo del Bonaparte che non seppe tener alta e rispettata la bandiera nazionale che ricevette in dono dalla Francia la Lombardia e Venezia - che ottenne le vittorie di lassa e Custoza che riuscì colle sue leggi e colla sua libertà a ricordare i tempi passati, ora vuol mostrare energia ad oltranza e ciò lo fa dire dalla stampa schiava dei suoi cenni.
Questo articolo che fu ripubblicato in un supplemento dello stesso giorno insieme ad un altro del medesimo tono indusse l'autorità all'arresto del gerente e dei tre redattori provocando la sospensione del giornale che ritornò ad uscire solo Pll febbraio. L'intervento dell'autorità apparve formalmente discutibile, ma bisogna riconoscere che questo foglio aveva trasformato la libertà di stampa in libertà di insurrezione 1