Rassegna storica del Risorgimento

1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno <1956>   pagina <104>
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Bono Simonetta
Jessie Whitc Mario ad Ada Sacchi Simonetta
Cara figliuola,
ti prego scrivermi, se V. [Quintavalle Simonetta] ha dimesso Videa di seri' vere per C. Sono malata e più che tu non pensi non vorrei andarmene senza avere compito il dover mio a quel eroe martire che tanto mi amava. V. mi lascia sola. E la lettera prima di Condino. E il pensiero intimo di Quintavalle ? Ho sciolto molti problemi, non il nome che Sacchi, Grioli, Borchetta scongiurava C. di tacere. Se V. vuol fare vi manderò tutto e ne sarei contenta. Scrivi.
Jessie tua 31 genn. 06.
Dalla bratta copia di una lettera di Quintavalle Simonetta
a Jessie White Mario
29 gennaio 1906.
... Ed ecco vengo al racconto del nonno, che Ella può esporre citando come pia e pia volte testi auricolari di esso racconto, e testi fede degni, la figlia del dottore Lida Quintavalle Simonetta, e il nipote, Prof. Quintavalle Carlo-Simonetta.
Dunque Giuseppe Quintavalle aveva la persuasione salda e precisa che C. Poma per il mancato omicidio Rossi si fosse involontariamente denunziato da sé.
Come si desse la zappa sui piedi è cosa un pò lunga a spiegare.
Giova premettere che nel carcere dove si trovavano il Poma e il Quint., si trovavano altri parecchi; *) che tutti o quasi, ricevevano il desinare dalle famiglie, e che sedevano alla stessa mensa, ponendo spesso il cibo in comune.
L'auditore Kraus, a cui non erano ignote le più sottili malizie del mestiere, non. aveva mai ore per interrogare i carcerati : capitava spesso anzi, con raffina­tissima cattiveria, a interrogarli quando erano a tavola, o stavano per mettersi a tavola. Ebbene una volta, proprio durante la minestra, fu chiamato il Poma dall'auditore. Tornò alle frutta allegro, beato, raggiante. Come ti è andata ? fecero alcuni. Benone. Figuratevi: Kraus non mi ha neppure detto verbo
1) I nomi ci sono aitili cinti da F. Pcretli-Rossi nelle ano memorie (in Luzio, I Martiri cit., voL II, pp. 260-262); inizialmente al trottava di Perotti-RoBai, Don Duina, Don Ottonelli, del D. G. Nuvolo*! e del conte H. Anivabone; nel 6 loglio '52 precisa il Perotti-RoBsi venne con noi il disgrazialissuno a morate di Rovere, mio dolciaaimo umico. Don Bortolo Gra­zioli; nel 9 dello stesso meao ci raggiunse il Dr, in medicina, altro amico mio, Giuseppe Quinta* volle, medico primario del Civico Spedale e finalmente noi 16 -settembre, l'altro sventurata amico carissimo Dr. Carlo Poma medico secondario del citato Spedale.