Rassegna storica del Risorgimento

1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno <1956>   pagina <115>
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Luigi Casiéllazzo ed i processi di Mantova del 1852-53 115
questa tuia dello pagine più complesse e più teisti della tristissima vicenda. Sia al Poma, sia allo Sperì era stato fatto credere che l'altro l'avesse denun­ciato: scrive il Pcretti-Rossi: A Poma era detto che l'accusatore Speri lo denunciava nel suo costituito del 18 agosto, e così a Speri veniva egualmente detto che Poma lo accusava nel suo esame del 18 pure agosto .l) In realtà sono del 12 e del 18 ottobre (pezze 346 e 366) le de posizioni del Castellazzo circa l'affare Rossi; era già egli stato preceduto ? da chi ? o, per lo meno, che cosa gli era stato fatto credere fosse già stato detto ? Quando il Castellazzo scrive falso è pure, sotto ogni rapporto,l'asserto che io abbia rivelato contro il Poma e lo Speri il tristo affare del progettato assassinio del Rossi. Sarei stato un vero imbecille, parlando di una cosa che poteva costare a me solo la vita, se i miei coaccusati non avessero confessato la loro complicità in tale disgraziata faccenda (lettera del 26 ottobre '84), faceva un'affermazione che va meditata. Accusando il Poma e lo Speri, egli accusava anche se stesso non meno di loro; che interesse avrebbe avuto a farlo ? Avrebbe senza costrutto aggravato la posizione propria e la loro, se essi avessero in seguito confessato; avrebbe aggravato solo la propria, se essi non confessavano ! Siccome un vero imbecille egli non era neppure secondo i suoi nemici, così si deve ammet­tere o che egli avesse perduta così completamente la testa da non saper più quel che si facesse (cosa poco credibile), oppure che egli sapesse (o per lo meno credesse) che qualcosa era già stato detto, ed abbia allora pensato, con­fessando, di potersi cattivare con questo la condiscendenza dell'auditore, senza perciò necessariamente aggravare la posizione dei compagni.
Fu questa, comunque, una colpa; ma siamo ben lontani dalla premeditata malvagia deposizione, fatta unicamente con Vanimus vocendi, che ci si vor­rebbe far credere.
E qui appare di particolare importanza quanto il Quintavalle, compagno di cella del Poma, raccontava ai familiari: potrebbe darsi benissimo ohe, per il Poma nell'affare Rossi, fosse avvenuta esattamente la stessa cosa che risulta oggi, dagli atti ufficiali, essere avvenuta per lo Speri nell'affare della filanda. Lo Speri venne sentito dire ho paura che l'auditore sappia l'affare della filanda. Guai a Castellazzo se ha parlato (pezza 345); il Facciola si precipitò a riferirlo (12 ottobre *52), ed il Castellazzo, che non aveva affatto parlato, venne indotto a parlare da una frase che implicava necessariamente il fatto
luto meglio, e SU finalmente è disposto a dire la verità intorno all'attentato di assassìnio in persona del Commissario Rossi in Mantova, il quale si doveva commettere per ordine del Comitato Mantovano . Al che lo Speti risponde: dopo aver avuto tempo a riflettere meglio, mi sotto deter-minato a parlare, e racconta tutta la vicenda del mancato attentato, Nel frattempo, in data 29 ottobre, troviamo la piena confessione del Poma.
Le confessioni 1 souo realmente seguito in quest'ordine, oppure questo è semplicemente l'ordine secondo cui il Kraus ho voluto presentarle al Tribunale ? Non sussistono dubbi sul fatto che il Kraus ba manipolato tutti gli incartirnienti a proprio piacimento, corno è dimostrato dal fatto elio la numerazione delle pozze appare cancellata o cambiata. Ora risulta puro dimostrato che lo stesso Kraus, ottenuta, previa bastonatura, la confessione del Castellazzo del 21 giugno si forzo da quel momento (probahilmente per amicizia col padre) di aiutare in tutti i modi Pimpntato. Di qui l'aver egli antedatato al 19 hi confessione del 21 cosi da farla apparire non come la conseguenza di tutta una Borio di confessioni di altri imputati, ma come la causa prin­cipale delle medesime; donde le benemerenze dell'imputato che tanto dovevano poi infamare il tao nome. Non vi sarebbe niente di strano, in tali circostanze, se il Kraus avesse anche sop­presso o modificato dei costituti che avrebbero potuto diminuire tali benemerenze .
i) In Limo, I Martiri dt voi. il, p. 36*.