Rassegna storica del Risorgimento
1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
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1956
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Bono Simonetta
la visita di Casati verso sera una volta por settimana, visita suggestiva, diabolica, che vi pianta un coltello nel cuore ad ogni parola; le catóne ed il digiuno sono un nulla in confronto di queste visite. Poi ogni 15 giorni viene Vauditore in persona, con una solenne strapazzata, colla quale vi dichiara che il vostro alto tradimento è sufficientemente provato, e che per la vostra resistenza, togliendovi il diritto di aver ricorso alla difesa ed alla clemenza, è ormai tempo di prepararsi alla forca; cosa per lui poco affliggente, giacché a lui poco importa condannare uno di più od uno di meno a morte. Questo è ciò che avviene ai meno ostinati, mentre al di fuori, noi lo sappiamo, si emette la voce che stanno bene, che vivono in compagnia e si occupano degli studi. S'immagini ora che cosa tocchi a colui che si mostra veramente ostinato:.
Le ho detto che arti più subdole, più vili, più illegali sono adoperate per strappare una qualche parola dalle labbra dei miserabili che o non volevano per dovere palesare sul conto degli altri, o non potevano perchè nulla sapevano.
Casati sbirrescamente astuto, immorale e corrotto fino all'ultimo grado e il gerente fanatico del processo, in cui V'Auditore, giudice grandemente inetto, altro non mette del suo che il rumore della sciabola, i costituti immaginari di altri detenuti, le promesse, le lusinghe, e finalmente i ferri e Inforca: tutte cose che dice e mantiene con uria freddezza straordinaria, con un sorriso pieno di fiele,, fino a schernire le parole, le osservazioni, le discolpe, i lamenti delle sue vittime, lieto soltanto quando ha trovato la colpa nel suo grado più spinto di gravità, quando ha trovato un indizio, e persino una induzione a cui, come le ho detto, si dà il valore di prova piena e legale.
È quindi da compatire se sotto prove così soprannaturali alcuni furono meno forti di quello che regolarmente sarebbero stati, ed io le assicuro che molti, i quali non erano infatti veramente rei, inventarono qualche colpa leggiera per togliersi a tanta tortura .
In queste condizioni, come meravigliarsi se quasi tutti finirono col confessare ? Se non che, quando uno, confessando le proprie colpe , poteva sperare di esser lasciato finalmente tranquillo fino al giorno della sentenza, non era invece che al principio. È evidente che non si può congiurare da soli; ed allora la confessione finiva col diventare quasi fatalmente il primo passo verso successive ammissioni: con chi aveva avuto rapporti ? Quando ? A che proposito ? Ci sarà chi resisterà a questa grandine di domande (alternate a minacce, a promesse, a sofferenze) per un mese, e chi per un anno; ma si potranno contare sulle dita della mano quelli che, dopo aver confessato, non si lasceranno strappare anche ammissioni troppo compromettenti per altri; quelli che, come Giuseppe Quintavalle, dichiareranno all'auditore, ohe conte-stava l'omessa denuncia della congiura: capisco bene che quello era il mio dovere in base alle vigenti leggi, ma piuttosto che sacrificare tanta gente e di fare una spia, per me è cosa infattibile e moio più volentieri stesso che salvarmi a tal costo (pezza 243 del 25 agosto); e si manterranno inflessibili su questa linea di condotta fino alla sentenza.
Oseremmo noi tacciare tutti gli altri del nome di delatori ? Accanto al Castcllazzo ed agli altri amnistiati del 19 marzo *53nott troviamo forse Attilio Mori, che ebbe la pena di morte commutata in 15 ama di carcere per la sincera confessione e dimostrato pentimento ? Omero Zanucchi, Domenico Cesconi e Giovanni Nuvolari che, peff dimostrato sincero pentimento, l'ebbero commutata in 12 anni ? Il sincero pentimento non significa forse