Rassegna storica del Risorgimento

1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno <1956>   pagina <121>
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Luigi Casteilasxo ed i processi di Mantova dal 1852-53 121
una collaborazione forzata finche si vuole, ma particolarmente efficace, con l'auditore nciridentificare altri colpevoli ? E tra gli stessi Martiri, non tro­viamo Bernardo De Canal, che offre coraggiosamente il capo al carnefice, ma che, in un perìodo iniziale di smarrimento, aveva compromesso grave­mente diversi compagni di congiura, ed al (piale deve forse la morte lo Scar-sellini ? Il Tozzoli stesso, nonostante il suo mistico eroismo, non si lasciò sfug­gire informazioni che non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire ? non accettò persino un confronto contro il Poma ?
Tutti, meno Pastro. Pinzi e Donatelli confessarono; tutti, quindi, meno tre, si trovarono in certo qual modo costretti dalla loro stessa confessione a riferire degli avvenimenti, a fare dei nomi. Tra quelli che confessarono, ab­biamo alcuni pochi (Bosio, 0 ttouelli, Faccioli) la cui condotta non può trovar giustificazione se non nella loro incoscienza o nella loro viltà; ma, per tutti gli altri, le ammissioni ed i nomi che essi si lasciarono strappare sembrano meritare molto maggior compatimento che riprovazione. Non si può rimpro­verare ad un uomo di non essere un eroe, gli si può rimproverare di essere un vile. E, tra chi parlò piti dello stretto necessario, noi troviamo in questo caso anche degli eroi.
Anche il Castellazzo parlò più dello stretto necessario, per lo meno nei riguardi del Frattini; ma il Frattini sarebbe stato impiccato (avendo finito col confessare) pur indipendentemente dalle deposizioni e dal confronto (negativo !) col Castellazzo. *) Quanto al Sartena, venne assolto 1 In defini­tiva, le confessioni del Castellazzo non risulta abbiano avuto tutti quegli effetti così nefasti che si è creduto in buona fede un tempo (quando si pen­sava di potergli attribuire la decifrazione del registro), e si è voluto anche in seguito farci credere.
Se quasi tutti gli imputati meritano la nostra comprensione e la nostra longanimità per le debolezze o le colpe che in qualche momento possono aver commesse, ma che poi hanno largamente espiate, non meno degli altri la merita il Castellazzo, da tutti i compagni additato come il meglio informato
1) Le deposizioni del Poma e dello Speri sono, nei riguardi del Frattini, senza alcun dubbio più compromettenti di quelle del Castellazzo, come abbiamo potato personalmente constatare esaminando i costituti. Il Castellazzo, invitato il 18 ottobre a dettagliare meglio l'affare Rossi, dichiara: il Frattini, fu da me avvisato di tenersi pronto a ricoverare in casa due Individui, e che si tendesse al Commissario Bossi, non essendomi però spiegato con lui, ebe si trattasse precisamente di un assassinio . lì Poma invece, nel suo costituto del 29 otto­bre '52 (pezza 406) attesta che il Frattini in casa sua era presente, quando io trattai cogli due giovani sul fatto da eseguirsi; e lo Speri conferma il 2 marzo '53, prima di morire, che io stesso di notte nella obi tazionc dì CSBO Frattini Pietra mi lagnai con esso stesso dell'Acerbi, perche mi desse un tale incarico sanguinoso, e che io consegnai al Frattini stesso la relativa lettera .
Il Luzio, con un'onestà storica che lasciamo giudicare al lettore non riferisce né nei suoi Processi politici ecc., nò nelle edizioni do 1 Martiri eoo. successive alla restituzione dei documenti, la deposizione originale del Castellazzo da noi BU riportata o che egli aveva pure Bott'occhio, ma riferisce invece solo il costituto del 26 dicembre, nel quale ò ripetuta la frase del Castellazzo che si tendeva al Rossi, ma non quanto lo stesso Castellazzo si era preoccu­pato di aggiungerò il 18 ottobre, con il preciso scopo di alleviare la posiziono del Frattini, e cioè che davanti al Fruttini egli non aveva mai parlato osplioitamento di assassinio. Evidente­mente, hi occasiono del confronto del 26 dicembre o l'Auditore ha ritenuto utile ai propri lini escludere dal verbale la seconda parte della deposizione del Castellazzo, 0 il Castellazzo stesso ha ritenuto superfluo ripeterla porche purtroppo contraddetta dalle altre deposizioni nel frattempo raccolte dall'Auditore.