Rassegna storica del Risorgimento
1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno
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1956
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pagina
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130
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LIBRI E PERIODICI
A. HAMILTON - J. JAY - J. MADISON, II Federalista (Commento alla Costituzione degli Stati Uniti) ; Pisa, Nistri-Lischi, 1955, in 8", pp. CXXXVL682. L. 1600.
È raro che la costituzione polìtica di un popolo riesca a compcnctrarsi così intimamente nella vita, nei costumi, nelle attitudini, insomma nello svolgimento storico di esso fino a divenire un elemento così essenziale da renderne injntelle-gihilc la fisionomia qualora tale elemento si trascuri. È questo, tuttavia, il caso, si può ben dire, della costituzione americana, la cui particolare struttura, dopo essere stata già di per sé condizione necessaria e fors'anche indispensabile alla formazione degli Stati Uniti, Ha continuato ad improntarne tutta la vita politica e sociale con una intensità ed una vitalità che probabilmente non trova paragone. Il destino delle carte costituzionali europee non ba mai avuto, almeno finora, una durata superiore alle tre o quattro generazioni; in ogni caso, mai tali carte costituzionali sono riuscite ad entrare a far parte della coscienza civile dei popoli cui erano dirette con lo stesso vigore e la stessa spontaneità di adesione da parte dei singoli individui come la costituzione del 1787 rispetto alla nazione americana. Cosicché il cittadino degli Stati Uniti sente la propria costituzione come qualcosa di costantemente vivo e presente nell'organismo politico-giuridico di cui fa parte, mentre il cittadino di uno Stato europeo continentale solo assai raramente riesce a sentire la propria se non come una remota ed astratta elencazione di principi generali e di regole di governo, che soltanto indirettamente lo riguardano e la cui osservanza da parte degli stessi organi dello Stato, del resto, non sempre può considerarsi come cosa acquisita. Nel primo caso, le norme costituzionali fanno parte dello stesso tessuto connettivo della società politicamente organizzata, nel secondo, esse ne sono, invece, al di fuori, come una struttura sovrapposta e sostanzialmente estranea, e non possono pertanto agire che in maniera irregolare e par* ziale, ed in ogni caso disordinata.
Le conseguenze di una consimile diversità di situazione furono indicate con la consueta lucidità da Tocqueville nel suo De la démocratie en Amérìque, quando scriveva:
Il y a des pays où un pouvoir, en quelque sorte extérieur au corps social, agit sur lui et le force de marcher dans une certaine voie.
Il y en a d'autres où la force est divisée, étant tout à la fois placée dans la société et hors d'elle. Rien de serablable ne se voit aux Etats-Unis; la socicte y agit par elle méme. Il n'existe de puissance que dans son sein; on ne rencontre méme presque personne qui ose concevoir et sur tout exprimer l'idée d'en chercher ailleurs. Le peuple pnriicipc à la composition des lois par le choix des législa-teurs, à leur application par l'élection des agents du pouvoir cxécutif: on peut dire qu'il gonvcrne lui-méme, tant la part laissée à l'adniinustration est faible et restreinte, tant cclle-ci se ressent de son origine populairc et obéit à la puissance doni elle ornane. Le peuple regne sur le monde politique americani cornine Dieu sur l'uni vero. Il est hi cause et la fin de toutes clioscs; tout en eort et tottt s'y absorbex
Considerare le origini ed analizzare la struttura della costituzione americana del 1787 significa, perciò, entrare nel vivo di un fenomeno storico di singolare attrattiva, il sorgere, cioè, e l'affermarsi di un ordinamento politico-giuridico in cui, per la prima volta nell'epoca moderna, l'opinione pubblica ha una parte preponderante e la libertà ed il benessere dei cittadini sono coerentemente e consapevolmente indicati come il fine ultimo cni l'attività dello Stato, attraverso