Rassegna storica del Risorgimento

1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno <1956>   pagina <132>
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Libri e periodici
questo il pensiero costante degli autori del Federalista), per evitare gli abusi di un potere costituito è quello di creargliene accanto un altro che lo controlli e lo limiti} essendone a sua volto controllato e limitato*
E questa divisione della sovranità, questa coesistenza di uno Stato entro uno Stato superiore, non genera confusione alcuna negli animi dei cittadini, né dissidio veruno (se non temporaneamente, in circostanze eccezionali) nelle loto coscienze fra fedeltà all'uno o all'altro dei due ordinamenti di cui sono sudditiì che > rapporti tra Stato federale e Stati membri sono armonizzati al più alto grado possibile, anche se conflitti possono naturalmente di quando in quando aver luogo, e la ripartizione dei compiti fra di essi stabilita è tale da rendere più facilmente realizzabile una buona amministrazione, conciliante le esigenze del self-government locale con quelle della prosperità generale e della pace e della sicurezza interna ed esterna. Cosicché la struttura federale dell'Unione, e all'interno dei singoli Stati membri la decentralizzazione più accentuata, attuando la miglior tutela degli inte­ressi dei cittadini e consentendo la più ampia loro partecipazione al governo della cosa pubblica, ne stimolano anziché affievolire il senso di patriottismo. Constata­zione questa già fatta da Tocqueville quando osservava: Ce que j'admire le plus cn Amériquc, ce ne sont pas les effets administratifs de la décentralisation, ce sont ses effets politiques. Aux Etats-Unis, la patrie se fait sentir partout Elle est un objet de sollicitude depuis le village jusqu'à l'Union entière. L'habitant B'attache à chacun des intéréts de son pays comme aux siens memes. Il se glorine de la gioire de la nation; dans les succès qu'elle obtient, il croit reconnaitre son propre ouvrage, et il s'en élève; il se réjouit de la prospérité generale dont il profite. Il a pour sa patrie un scntiment analogue à celui qu'on éprouve pour sa famille, et c'est encore par une sorte d'egoisme qu'il s'intéresse à l'Etat .
Considerazioni, queste, che dovrebbero seriamente far meditare oggi molti Europei ammorbati da storte concezioni ipernazionalistiche.
Non è qui ovviamente il caso dì esaminare dettagliatamente il pensiero degli autori del Federalista e le vicende della loro appassionata polemica in difesa di un sistema costituzionale di cui essi sentivano pienamente l'immensa portata per l'avvenire del loro paese. Basterà solo mettere ancora in rilievo il senso di viva concretezza che li contraddistingue nella discussione dei temi politico-giu. ridici che affrontano e li pone su di un piano cosi diverso da quello su cui si muovono la maggior parte dei teorici politici loro anteriori o contemporanei: al di fuori di ogni arduo schematismo, d'ogni dottrinarismo giusnaturalistico, gli autori del Federalista hanno sempre presente, dinanzi a sé, non l'uomo giuridico , l'uomo astratto del diritto naturale visto esclusivamente come soggetto di diritti e di doveri, ma l'uomo storico, in carne ed ossa, calato in una determinata realtà contingente con tutto il suo carico di passioni, vizi, virtù, paure e speranze. Non vi è nulla nel Federalista delle alchimie giusnaturalistiche e grettamente raziocinanti cosi frequenti nel XVII e XVIII secolo, nulla delle infatuazioni tipi* che sopra tutto dell'illuminismo francese per il contratto sociale e lo stato di natura, ma solo una visione, che si potrebbe anche chiamare storicista, dell'uomo come parte di mi determinato aggregato sociale e conscguentemente con tutta una serie di problemi politici da affrontare e da risolversi in relazione alle porti-co lari condizioni storiche in cui egli si trova ad operare. Caratteristiche, queste che troviamo negli autori del Federalista, di singolare rilievo e che troppo spesso vengono trascurate quando si fa la storio del pensiero politico della loro epoca.
La traduzione italiano del Federalista, di cui non si può dunque sottovalutare l'importanza, è preceduta da unj ampio e limpido studio di Gaspare Ambrosini sulle origini e la struttura della costituzione americana del 1787 e da una volu­minosa appendice comprendente, oltre al testo della Dichiarazione d'indipendenza e della costituzione stessa, due saggi originali di notevole interesse: l'uno, // Fede­ralista nella letteratura politico-giuridica, dovuto a Guglielmo Negri, è unfaccu-