Rassegna storica del Risorgimento

1852-1853 ; BELFIORE ; PROCESSI ; CASTELLAZZO LUIGI ; MANTOVA
anno <1956>   pagina <179>
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Vita dell'Istituto
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provincia o del Piemonte; hanno inoltre parlato su argomenti di storia del Ri­sorgimento il dott. Luigi Berrà Irrequietudini monregalesi al tempo di Vittorio Amedeo H, l'aw. Maurizio Preve Giovanni Antonio Nnllino, censore di Antonio Rosmini, e S. E. Pon. Badini Confalonicri, che ha ricordato l'opera giuridica e poli­tica di Giuseppe Barbaroux. In occasione del convegno è stata scoperta una lapide in Municipio e dedicata una via di Busca al prof. Costanzo Rinaudo, nativo di questa catta; il Sindaco aw. Enrico BaBle ha commemorato lo storico scomparso.
I congressisti hanno successivamente visitato l'Eremo di Belmoute (ove è stata consumata la colazione offerta dall'Amministrazione comunale), il Castello del Roc­colo e alcune sale del palazzo Seati-Grimaldi-Nemours.
BRESCIA. ! Relazione dell'attività svolta nell'anno 1955. Aderendo al desiderio espresso dalla Segreteria generale abbiamo preparato, nella scorsa primavera, come a suo tempo abbiamo comunicato, una circolare diretta a tutti i soci vitalizi facendo notare l'opportunità di integrare la quota versata inizialmente anni addietro. Pur­troppo non abbiamo ottenuto il risultato che si sperava, perchè assai pochi hanno risposto all'invito.
lì 24 giugno nella ricorrenza del 96 a nui versar io delle Battaglie di S. Mar­tino e Solferino del 1859, il segretario con alcuni consiglieri e parecchi soci si sono recati a presenziare alle celebrazioni che, con intervento di autorità italiane e francesi, si sono svolte a Solferino, con S. Messa e Ufficio funebre nella Chiesa dell'Ossario, e con un efficacissimo e limpido discorso commemorativo dell'aw. Sebastiano Giaco­melli di Padova, Consigliere della Società Solferino e S. Martino. I partecipanti si sono quindi recati a S. Martino dove si è svolta una breve cerimonia funebre nella Cap­pella dell'Ossario, seguita da un vibrante discorso dell'aw. Gregorio Luigi Cavalla, presidente del Comitato di Verona del nostro Istituto. Il nostro segretario ed i consi­glieri presero poi parte all'annuale adunanza della Società Solferino e S. Martino sotto la presidenza del presidente conte aw. Bruno Brunella Bonetti di Padova.
Col ritorno dell'autunno il Comitato bresciano, per iniziativa del presidente aw. sen. Carlo Bonardi, ha promosso, in unione con l'Ateneo civico bresciano, una serie di commemorazioni tenute ogni sabato nella sala dell'Ateneo. Già in precedenza il presidente sen. Bonardi aveva commemorato Giuseppe Zanardelli che può conside­rarsi tra le personalità più eminenti del Risorgimento e dell'arduo consolidamento dell'Italia unificata. Deputato dal 1860, tre volte Presidente della Camera, sei volte Ministro, e infine Presidente del Consiglio dei Ministri dal 15 febbraio 1901 all'ottobre 1903, pochi mesi prima di essere colto dalla morte. Con la sua consueta calda e precisa oratoria il Bonardi parlò del Patriota, del Giurista, dell'Uomo politico che ha altamente onorato non solo la sua terra natale, Brescia, ma pure l'Italia.
Nei sabati di novembredicembre nell'ampio salone dell'Ateneo, sempre stipato di pubblico e con largo intervento di Autorità, ai susseguirono lo altre commemora­zioni. Prima quella del patriota Giuseppe Cesare Abba, bresciano di adozione perchè qui visse a lungo quale professore di lettere e poi Preside dell'Istituto Tecnico, scom­parso improvvisamente cinquant'anni fa nel dicembre 1905. Parlò nobilmente ed ampiamente di Lui il prof. Arturo Mnrpicn ti, bresciano, già segretario della Accademia d'Italia, esaltando il patriota dei Mille l'autore delle indimenticate Noterei! d'uno dei MiUe: Da Quarto al Volturno a finissimo letterato.
Il prof. Gianni Gcrvasoni di Bergamo con una dotta, limpidissima orazione cele­brò il conterraneo cardinale Angelo Mai nel centenario della morte, presentandoci lo studioso ricercatore di antichi codici, lo scopritore del De repuhlùso, di Cicerone, l'amico
del Leopardi. "T*
L'infaticato e appassionato riflvocatore dello vicende e delle figure del Risorgi­mento l'aw. Gregorio Luigi Cavalla ripetè qui la commossa commemorazione, già