Rassegna storica del Risorgimento

BERCHET GIOVANNI ; RELIGIONE
anno <1956>   pagina <638>
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Vita dell'Istituto
porti tra l'Europa danubianO-balcanlca a l'Italia durante il Risorgi mento. Il segre torio generale ha partìcolarutente ricordato per le loro iniziative i comitati di Genova, di Bologna, di Ravenna, di Trento, di Bari, di Parma, di Brescia, di Modena, di Milano, di Salerno, di Trapani, di Verona, di Bergamo, di Treviso, di Messina. Notevole è stata la partecipazione a cerimonie da parte dei comitali di Cuneo, Brescia, Novara, Reggio Calabria, Udine, Verona. Inoltre ha richia­mato l'attenzione sulla assoluta necessità che i comitati versino le quote al più presto e considerino come tassativa la data estrema del 30 giugno. Oltre questo termine non è opportuno lare nuove iscrizioni per l'anno in corso.
Una viva discussione si è accesa a proposito delle difficoltà di riscossione e sulla eventualità di abrogare il termine del 30 giugno e sulla vigente disposizione che considera decaduti i soci che non abbiano pagato entro tale data. Qualcuno ha proposto di anticipare questa al 30 maggio; molti hanno affermato di non incon­trare difficoltà di riscossione; altri suggerito di concedere la massima libertà ai comitati sul modo di riscossione, ma dentro la data stabilita. Sulla proposta del presidente che il secondo fascicolo della Rassegna, che esce dopo il 30 giugno, venga inviato solo contro assegno postale dell'ammontare della quota a dà non ha versato nei termini prescritti, si è addivenuti ad una votazione per la quale la Presidenza è stata autorizzata a considerare impegnativa da parte del socio la trattenuta del primo fascicolo e ad inviare il secondo soltanto contro assegno. I soci verranno informati tutti di questa disposizione.
Il segretario generale ha fatto presente che attualmente la Rassegna esce in quattro fascicoli e non più in ire come qualche anno fa. Per questo è neces­sario ottemperare scrupolosamente alle prescrizioni che fissano precisi termini cronologici, dalla cui considerazione non può prescindere l'amministrazione del­l'Istituto.
Dopo animata discussione, il segretario generale ha fatto anche approvare la Bua proposta di inserire di nuovo il modulo di conto corrente in uno dei fascicoli della Rassegna, in modo da agevolare ì pagamenti ai soci che risie­dono in località ove non esistono comitati e agli abbonati normali alla nostra rivista.
H segretario generale ha sollevato inoltre la questione dei soci vitalizi che hanno pagato una somma assolutamente inferiore a quello che è oggi il valore delle pubblicazioni che vengono corrisposte. Pur negando ogni intenzione di imposizione, ha fatto presente l'opportunità che i comitati evitino di insistere per aver soci vitalizi gli enti, a meno che non rinuncino alla Rassegna ; diano indi­cazione degli eventuali deceduti, perchè non è giusto che l'Istituto continui a mandare la Rassegna a indirizzi che non hanno più ragion d'essere; facciano opera di persuasione perchè si paghi, magari a rate, la differenza tra la quota versata e quella attuale; ove lo possano, invitino i soci vitalizi non al corrente con la quota a passare nella categoria degli ordinari, La proposta è approvata all'unanimità.
Sul problema dei soci e delle quote si accende poi viva discussione. Il presi­dente fa notare che, sulla baso dei conguagli ufficiali, la quota di associazione, che ero, nel 1938, di L. 25, dovrebbe essere portata almeno a L. 1.500. TI problema, prima o poi, dovrà essere affrontato in maniera decisiva.
Dopo l'approvazione dei bilanci, l'assemblea accoglie con plauso la proposta del presidente di corrispondere una gratificazione ai tre impiegati della sede centrale, signorino M. Medina e M. Marcelli e signor U. Colapicchioni, in occasione del 50 anniversario della fondazione, per premiarli della loro fedele e appassionata operosità.
È stata applaudita la proposta di nominare soci onorari i superstiti del nucleo che, nel 1906, costituì la Società nazionale per la storia del Risorgimento, della