Rassegna storica del Risorgimento
BERCHET GIOVANNI ; RELIGIONE
anno
<
1956
>
pagina
<
640
>
640
Vita dell'Istituto
E. Trebbiani, Ascoli; Istituto tecnico agrario C. bipiani , Ascoli; Istituto tecnico commerciale e per geometri Umberto I, Ascoli; latitato tecnico commerciale e per geometri, Fermo; Istituto tecnico industriale Montani, Fermo; Liceo-ginnasio F. Stabili, Ascoli; Liceo-ginnasio A. Caro, Fermo; Scuola media, Acquasanta; Scuola media. Amandola; Scuola media G. Cantalumessa , Ascoli; Scuola media, Ripatransonc; Scuola secondaria di avviamento professionale a tipo commerciale F. Corridoni , S. Elpidio a Mare;
6) PERSONE FISICHE: do. Ferdinando Casoli, Ascoli; prof. Mario Collina, Porto S. Giorgio; dott. Raffaele De Felice, Roma; doti. Cesare del Giovane, Fermo; aw. Piero Emiliani, Fermo; dott, Francesco Guerrieri-Paleotti, Fermo; P. dott. Francesco Moccia, Roma; sig. Giuseppe Morichetti, Fermo; signora Gladys Mozzarci li Salvadori Palcotti, Fermo; dott. Francesco Paolctii, Ascoli; dott. Nello Pre-sciuttini, Roma; dott. Giuliano Propensi, Fermo; dott* Saverio Pucci, Fermo; dott. Giuliano San te Ili, S. Benedetto del Tronto; dott Mario Santoro, Fermo; prof. Vittorio Stella, Roma; dott. Ada Todini, Roma.
Come appare dall'elenco, 12 soci (10 enti e 2 persone fisiche) risiedono ad Ascoli Piceno, pure 12 (4 enti ed 8 persone fisiche) a Fermo, 5 (tutte persone fisiche) a Roma, ed infine 6 (4 enti e 2 persone fisiche) in 6 diverse località della provincia di Ascoli (Acquasanta, Amandola, Porto S. Giorgio, Ripatransone, S. Benedetto del Tronto, S. Elpidio a Mare). In totale, sui 35 soci, 18 sono enti e 17 persone fisiche; tra queste ultime, due soli soci risiedono nel capoluogo di provincia.
Ciò comporta notevoli difficoltà organizzative. Particolarmente laborioso è slato ottenere il rinnovo della quota di iscrizione annuale, dato che essa non può essere riscossa brevi manu, ma deve essere rimessa (per lo più dopo ripetute lettere di sollecito da parte del comitato) a mezzo assegno bancario, o come spesso accade viene versata direttamente dai soci sul conto corrente postale dell'Istituto. Quest'ultimo caso provoca un aggravio di lavoro, non solo per il comitato, ma soprattutto per l'amministrazione dell'Istituto, che deve tener conto delle quote versate direttamente e restituirne poi il 20 al comitato provinciale. Per il prossimo anno sembra pertanto opportuno che il comitato apra un proprio conto corrente postale.
Anche per quanto riguarda l'attività sociale, la dispersione territoriale dei soci è di grave ostacolo allo svolgimento di iniziative collettive. Il comitato potrà, comunque, svolgere un'attività assai più fruttuosa quando sarà stato costruito l'edificio destinato ad accogliere l'Archivio di Stato (cui deve provvedere l'Amministrazione provinciale, che ha sinora accantonato a questo scopo 45 milioni): presso l'Archivio, difatti, saranno ospitati non solo il comitato provinciale per la storia del Risorgimento, ma anche altre istituzioni storiche (per es. una sezione provinciale della Deputazione di storia patria per le Marche), che si progetta di costituire non appena l'Archivio di Stato, istituito con decreto del 1954, sarà effettivamente funzionante, e disporrà di adeguati locali anche per mostre, conferenze, ecc.
CATANIA. Nel corso di questo primo semestre 1956 il comitato di Catania, in attesa che si procedesse alla elezione del primo regolare consiglio direttivo del dopoguerra, ha svolto un'attività alquanto ridotta. Immediati obbiettivi del commissario straordinario prof. Carmelina Naselli, che ha retto il comitato catenese fino ai primi di giugno del corrente anno, sono stati i seguenti: 1) provvedere all'iscrizione di nuovi soci; 2) procedere all'elezione di un regolare comitato direttivo; 3) promuovere la partecipazione al Congresso di Torino.
Il primo obbiettivo è stato raggiunto con risultati in certo modo soddisfacenti, sotto indicati: prof. Teodolinda Curasi; prof. Vittorio Frosini; Ginnasio Statale