Rassegna storica del Risorgimento

1906
anno <1956>   pagina <666>
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lasse della Notte di Caprera, riconoscevano più vera e più alta l'immagine del duce dei Mille nei classici ritmi di A Giuseppe Garibaldi e di Scoglio di Quarto. Ma, ad ogni modo, rigoglio e fermento nel campo delle lettere, messo a rumore anche dalle polemiche per la recentissima comparsa del Santo.
E rigoglio e fermento caratterizzavano anche il campo della cultura. Amaro, insofferente, travisato, e molto già per scopi di parte, si avviava alla fine di una solitudine disperata Alfredo Oriani, che, un quarto di secolo prima, nella Lotta politica in Italia, aveva tracciato la prima grande sintesi pensata della storia del Risorgimento, ma il suo tramonto coincideva con una fase di fervido rinnovamento dello spirito italiano, che stava vin­cendo la battaglia contro il superstite positivismo. Papini e Prez­zolali, ai quali guardavano con calda simpatia moltissimi gio­vani, più che nelle pagine polemiche e paradossali della Cultura italiana, attestavano nel Leonardo già prossimo a morte la ne­cessità di un più vivo contatto con la cultura europea. Con più misurato impegno e con un'efficacia che assumeva un crescente valore di rivoluzione ideale, da Napoli, Benedetto Croce, del quale nel 1906 appariva il saggio sullo Hegel, e la Critica riedu­cavano il pensiero e il gusto, rinnovavano radicalmente la con­cezione della storia, che sarà sempre più intesa come storia della libertà.
In mano ancora, prevalentemente, ad antichi patrioti o ad uomini di parte, la storiografia risorgimentale non poteva non risentire delle sue origini passionali; ma già, da tempo, veniva traendo vantaggio dalla accettazione dei canoni del metodo sto­rico. E, per affrancarsi dai roveti della passione e dai miraggi della retorica, anche il passaggio obbligato per le vie del posi­tivismo e della filologia non doveva riuscirle privo di giovamento. La pubblicazione dei documenti e la suggestione del materiali­smo storico eserciteranno, infatti, un salutare influsso sulla na­scente generazione dei risorgimentisti . La continuazione della vecchia Biblioteca storica della casa Roux, iniziata fin dal 1880, ma, più ancora e più direttamente, f inizio della Biblio­teca storica del Risorgimento italiano, guidata dal 1897 dal Casini e dal Fiorini, avevano dato l'avvio a pubblicazioni con carattere scientifico, soprattutto di fonti di prima mano, critica-