Rassegna storica del Risorgimento
1906
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lasse della Notte di Caprera, riconoscevano più vera e più alta l'immagine del duce dei Mille nei classici ritmi di A Giuseppe Garibaldi e di Scoglio di Quarto. Ma, ad ogni modo, rigoglio e fermento nel campo delle lettere, messo a rumore anche dalle polemiche per la recentissima comparsa del Santo.
E rigoglio e fermento caratterizzavano anche il campo della cultura. Amaro, insofferente, travisato, e molto già per scopi di parte, si avviava alla fine di una solitudine disperata Alfredo Oriani, che, un quarto di secolo prima, nella Lotta politica in Italia, aveva tracciato la prima grande sintesi pensata della storia del Risorgimento, ma il suo tramonto coincideva con una fase di fervido rinnovamento dello spirito italiano, che stava vincendo la battaglia contro il superstite positivismo. Papini e Prezzolali, ai quali guardavano con calda simpatia moltissimi giovani, più che nelle pagine polemiche e paradossali della Cultura italiana, attestavano nel Leonardo già prossimo a morte la necessità di un più vivo contatto con la cultura europea. Con più misurato impegno e con un'efficacia che assumeva un crescente valore di rivoluzione ideale, da Napoli, Benedetto Croce, del quale nel 1906 appariva il saggio sullo Hegel, e la Critica rieducavano il pensiero e il gusto, rinnovavano radicalmente la concezione della storia, che sarà sempre più intesa come storia della libertà.
In mano ancora, prevalentemente, ad antichi patrioti o ad uomini di parte, la storiografia risorgimentale non poteva non risentire delle sue origini passionali; ma già, da tempo, veniva traendo vantaggio dalla accettazione dei canoni del metodo storico. E, per affrancarsi dai roveti della passione e dai miraggi della retorica, anche il passaggio obbligato per le vie del positivismo e della filologia non doveva riuscirle privo di giovamento. La pubblicazione dei documenti e la suggestione del materialismo storico eserciteranno, infatti, un salutare influsso sulla nascente generazione dei risorgimentisti . La continuazione della vecchia Biblioteca storica della casa Roux, iniziata fin dal 1880, ma, più ancora e più direttamente, f inizio della Biblioteca storica del Risorgimento italiano, guidata dal 1897 dal Casini e dal Fiorini, avevano dato l'avvio a pubblicazioni con carattere scientifico, soprattutto di fonti di prima mano, critica-