Rassegna storica del Risorgimento
1906
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sia stato dominato da una esigenza ed una preoccupazione in sommo grado scientifica, sia che, con la proposta Bertarelli-Gal-lavresi, si preoccupasse di determinare chiaramente le modalità di ordinamento degli auspicati musei del Risorgimento, sia che discutesse sui modi migliori, secondo i suggerimenti del Quinta-valle e del Micliieli, di rinvigorire gli studi storici riguardanti il Risorgimento. Di qui l'invito a raccogliere opuscoli e articoli di giornali e di riviste e a compilare quella bibliografia generale che si attende ancora, di qui gli invocati aiuti morali e finanziari degli enti locali per la costituzione di musei nelle varie parti d'Italia.
Più ancora che le singole memorie presentate e discusse, dopo il severo vaglio di un'apposita commissione, quelli gli argomenti che appassionarono i numerosissimi partecipanti.J) Quelli e l'altro, proposto da Giuseppe Lisio, della istituzione, sull'esempio di quanto già avveniva a Roma, di un insegnamento di storia del Risorgimento. Il tema venne affrontato solo nella quarta seduta, dell'8 novembre, ma già fin da quella inaugurale del 6 nelle parole degli oratori ufficiali risuonava l'appello a rendersi conto della necessità di applicare i canoni e, più ancora, lo spirito della ricerca scientifica alla storia del Risorgimento. Antonio Manno, soprattutto, poneva il problema, quando interpretava l'invito rivoltogli a partecipare al Congresso come il riconoscimento che in questi nostri studi occorrono serenità ed eclettismo di giudizi; non siano privilegio di una parte sola, ma lizza aperta per tutti i coscienziosi . Ora, proseguiva il rappresentante della più antica delle Deputazioni di storia patria, ormai tra i più anziani studiosi del Risorgimento, si può riconoscere, si può confessare che molte divisioni di parti non procedevano tanto da differenze di opinioni, quanto da concorrenza di inten-
-) Gli iacrini ni Congresso, i cui nomi vennero pubblicati nelle pagine interne della copertina del Bollettino Ufficiale, furono 237, tra enti e persone. La direzione dei lavori del Congresso fu affidata al barone Manno, quale presidente onorarlo, e al Gabba, quale effettivo, coadiuvato quest'ultimo dai vicepresidenti prof. Gaetano Capasso, Alessandro Lazio, conte Filippo Nani Moccnigo, prof. Costanzo Binaudo, e dai segretari marchese Giustiniano degli A zzi, prof. Giuseppe Lisio, nob. Uberto Govone, dott. Ettore Verga. Durante la preparazione del Congresso erano scora* parsi, oltre al Quattone, molti patrioti e studiosi che avevano data la propria adesione o promesso un appoggio concrèto. Cosi Edoardo Arbib, Carlo Tivaroni, Jessie White Mario, Niccolò Barozzl, Giacomo Longo, Pietro Zenati, Gian Battista Cumozzi, Giovanni Visconti Venosta, Giuseppe Mozzatimi e, tra gli stranieri., maggiore di ni Ili, Albert Sorci.