Rassegna storica del Risorgimento
1906
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1956
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671
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9 novèmbre 1906
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zioni . E, ammonimento valido anche per altri tempi, ricordava i doveri dello storico : indipendenza di giudizio, rispetto delle opinioni, studio doveroso degli ambienti storici. Conciliare gli insegnamenti della storia, che deve essere lo specchio del passato, colle necessità urgenti del progresso, che è la regola del presente e sarà sempre la regola dell'avvenire. Nello stadio della storia recente non si debbono dissimulare le ombre o le macchie, inseparabili dalle miserie dell'umanità. Ma senza compiacersene ; ne cercare lo scandalo nelle debolezze private e nelle intimità morbose.
Nella seduta pomeridiana di quello stesso giorno la relazione di Vittorio Fiorini, presentata da Vittorio Ferrari, metteva in primo piano quello che era il tema vero del Congresso, la costituzione di una Società per lo studio della storia del Risorgimento. Una prima idea era stata affacciata, nel 1901, dallo stesso Fiorini, dal Menghini, da Ernesto Natlian, ma non aveva avuto seguito, forse perchè presentata ad un comitato esclusivamente composto di uomini politici. Veniva ripresa adesso, con una immediata finalità patriottica (il Fiorini suggeriva, infatti, l'esempio della Dante Alighieri), ma, anche se questo pareva costituirne il nobile e degno scopo, le modificazioni addotte dal Fiorini avevano di mira quelle stesse mete che egli si era proposto con Tommaso Casini quando aveva iniziato la ricordata Biblioteca storica : Cercare nella storia del nostro Risorgimento il vero, senza preconcetti e fini partigiani, assicurarne agli studiosi le prove nei documenti, farlo conoscere a tutti nelle forme e coi mezzi più atti a divulgarlo . Il concetto retorico della historia magistra vitae lo induceva a credere che da tale divulgazione tutti avrebbero potuto trarre ammaestramento e più forte ragione d'amare il loro paese . Ma, a dar concreto valore ali programma ch'egli proponeva al nuovo ente, la sua serietà di studioso suggeriva motivi di diverso impegno. Ormai le passioni che si sono combattute per governare o piegare in un senso piuttosto che in un altro il corso degli avvenimenti che formano la storia del nostro Risorgimento sono quasi spente e vanno intieramente trasformandosi, sicché noi possiamo guardare con occhio sereno tutti coloro die vi hanno partecipato, leggere sicuramente nell'animo loro, misurare alla stregua delle loro inten-