Rassegna storica del Risorgimento
1906
anno
<
1956
>
pagina
<
673
>
9 novembre 1906
673
combattere la non mai abbastanza deplorata piaga del dilettantismo, per il quale chiunque trovi un documento, chiunque per caso riesca a pescare qualche cosa che si riferisca alla storia del Risorgimento, si crede in diritto di impancarsi a storico e pubblicare lavori . Davvero, deplorava con garbata arguzia, la storia è la più disgraziata delle discipline. Tutti ammettono che per essere un buon medico è necessario un corso lungo e laborioso di studi; invece per diventare uno stòrico pare che non occorra nulla . Ecco, quindi, lo scopo vero della Società futura : combattere la piaga del dilettantismo ed avviare i giovani alla visione sintetica della nostra storia . La finalità pedagogica, patriottica, dei primi proponenti riceveva ben altro significalo e ben altra autorità dalle parole dell'austero maestro. La storia del Risorgimento studiata in quel modo non deve essere sfogo e strumento di soddisfazione personale, ma una raccolta di energie da tutta la Nazione, con lo scopo precipuo di far sentire a questa la forza di vivere per l'avvenire, ripiegandosi sul proprio passato .
Non era d'accordo, invece, il Romano con la proposta Ferrari di deferire all'ufficio di presidenza la nomina della apposita commissione. A suo parere, ed era questa un'altra netta riaffermazione della prevalente impostazione scientifica- che riteneva opportuno dare alla Società, la commissione avrebbe dovuto aggregarsi anche tutte quelle persone che in Italia, occupandosi degli studi storici del Risorgimento, vi abbiano acquistato non dubbia competenza . Uguale preoccupazione nutriva nei riguardi della ventilata rivista, il carattere della quale doveva essere essenzialmente sintetico e scientifico . Non già, precisava, che anche lo studio dei particolari minuti non vi possa trovare il suo posto; ma resti una rivista scientifica, alla quale collaborino le persone veramente competenti .
Numerosi interventi (dei quali il più singolare fu quello di Carlo Arno, cui non bastava la progettata Società, ma sorrideva l'idea di ottenere dal Governo la fondazione di un'Accademia per gli studi del Risorgimento . E non, bene inteso, una delle solite accademie , ma, addirittura, un'Accademia reale, come c'è l'Accademia reale dei Lincei ... Non vi è traccia che altri abbia appoggiato la proposta) prima di arrivare all'approvazione di un ordine del giorno Comandini, che affidava alla