Rassegna storica del Risorgimento

1906
anno <1956>   pagina <674>
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presidenza, con facoltà di aggregarsi altri membri , l'incarico di presentare nell'ultima seduta un progetto concreto.
Si è più volte insistito nel mettere in evidenza come, pur con le dovute e giustissime concessioni al sentimento patriottico, lo spirito che ha dominato il primo Congresso di storia del Ri' sorgimeli to e ha guidata l'azione dei creatori della Società che si è poi mutata nell'attuale Istituto, non sia stato diverso da quello che informava gli altri settori della storiografia. Persino nel di­scutere del secondo tema importante del Congresso, quello dei musei, non fu mai persa di vista l'esigenza di creare seri orga­nismi di studio. Già il relatore Bertarelli aveva deplorato come, generalmente, i musei del Risorgimento fossero insufficienti alla conservazione dei documenti e alle stesse finalità educative, per la deficienza d'un vero ragionato ordinamento scientifico e cro­nologico ed aveva invocato un inflessibile rigore per otte­nere una adeguata scelta . E, facendo fremere più di qualche cultore delle patrie memorie, aveva ammonito di non mutar i musei in botteghe d'antiquari e, soprattutto, che i musei non erano fatti soltanto per la massa, ma anche per le persone colte e non c'era bisogno, per interessare e commuovere il popolo, di offendere la dignità dei musei stessi e di avvilirli ad essere poco più di una scuola froebeliana . Concetti, che, se suscita­vano le riserve dei difensori del mito, provocavano il franco e realistico consenso di Alessandro Luzio. Fondamentali e sacro­santi i suoi moniti, e non soltanto per il problema specifico. Dal sublime al ridicolo non c'è che un passo : la superstizione bigotta è la caricatura grottesca d'ogni elevato sentimento. Lungi dal nobilitarlo e diffonderlo, lo rimpicciolisce e discredita . Una frase, questa, che i superstiti dilettanti della agiografia risorgi­mentale dovrebbero tenere in bella vista sul proprio scrittoio. I pretesi iconoclasti non vogliono sopprimere la fonte delle emozioni patriottiche; vogliono soltanto depurarla da elementi spuri, di cui con le migliori intenzioni la retorica facilona può inquinarla . Non senza qualche malinconia si è tratti a pensare che, malgrado il mezzo secolo trascorso, Luzio non ha parlato per tutti. E, forse, può ancora offrire motivo alla meditazione di qualcuno l'altro consiglio di quel nobile lavoratore : Anche a' nostri nemici dovrebbe volgersi più savia ed equanime atten­zione, per completare la rappresentazione de' fatti meravigliosi