Rassegna storica del Risorgimento
1906
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essere poi insegnato nelle scuole secondarie, ci vorrebbero dieci venti nuove cattedre. L'università non può avere l'ufficio di imboccare i futuri insegnanti medi: essa deve solo dar loro in mano lo strumento di cui devono servirsi davanti a un insegnamento nuovo . E nelle università c'erano tante altre necessità alle quali era opportuno pensare...
Ancora una volta Giacinto Romano intervenne in maniera positiva, denunciando quello che, a suo parere, era il difetto principale delle facoltà di filosofia e lettere, di essere, cioè, facoltà filologiche. Gli stessi professori non avevano, e non per colpa loro, essendo usciti da tali facoltà, quella preparazione larga di cultura essenzialmente moderna che è necessaria per trattare questioni di storia moderna . A parte, quindi, qualche rara avis, i professori di storia (del tempo suo, bene inteso) sono filologi : da ciò deriva che essi prediligono quella parte della storia che ha maggiori rapporti colla filologia , il medioevo. Per la storia moderna sarebbe necessaria una buona preparazione di storia del diritto, economia politica, ecc. ; tutte cose che si insegnano in un'altra facoltà . L'ordinamento scolastico, la preparazione dei docenti erano, quindi, la vera causa della prevalenza della storia medievale sulla moderna nelle università. Il rimedio che sarà adottato più tardi non poteva consistere, secondo il Romano, se non nella divisione dell'unica cattedra di storia medievale e moderna in due distinte, come già avveniva, e largamente, all'estero. Quanto alla storia del Risorgimento, accettava la proposta del Lisio dell'incarico. Ma attenti al pericolo degli autocandidati, del volgare dilettantismo, delle competizioni ridicole. Ci vogliono, dunque, delle garanzie; e la migliore di queste a me pare consista in un alto concetto del valore della cattedra. Quando parliamo di Risorgimento nazionale, noi udiamo spesso la frase : " la stella d'Italia ha fatto sì che... ", e portiamo, purtroppo, l'astrologia nella spiegazione dei fatti umani . No, protestava colui, che, in confronto a Salvatore Romano, Alfredo Gomandini aveva chiamato Romano iunior e, l'Italia non ha avuto nessuna stella! L'hanno redenta la virtù di un popolo e il valore di una dinastia che ha affrontato difficoltà e pericoli a tutti noti; ma, aggiungeva, calando decisamente la storia d'Italia nella più vasta storia europea, il grande avvenimento non si sarebbe compiuto, se non fosse acca-