Rassegna storica del Risorgimento

1906
anno <1956>   pagina <677>
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9 novembre 1906
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duto in un tempo in cui il Risorgimento nostro era la conse­guenza logica di tutta la vita contemporanea .J)
Con questo spirito, con la larga visione d'insieme che aveva caratterizzato gli interventi più significativi dei giorni precedenti, nel pomeriggio del 9 novembre, si arrivava alla conclusione finale del Congresso, la presentazione da parte di Vittorio Ferrari, a nome della commissione costituita tre giorni prima, dello sche­ma di statuto della Società nazionale per la storia del Risorgi' mento italiano. Anche nella presentazióne era ribadito il dop­pio scopo, educativo e scientifico del nuovo ente e la riserva a favore del primo non intendeva limitare il secondo, ma solo evitare che il prevaler di questo favorisca la erudizione arida e soffocatrìce di ogni legittimo entusiasmo nazionale. Larga e viva la discussione, che abbracciò anche la questione della resurrezione della Rivista del Manzoue e l'altra della periodicità dei Congressi, ma l'assemblea fu concorde nell'accettare l'ordine del giorno presentato da Alfredo Comandini: H Congresso, approvando il programma generale e lo schema di Statuto pro­postogli dal Consiglio direttivo e dalla commissione aggiuntavi, salvi i diritti di revisione della futura prima assemblea, passa all'ordine del giorno . La Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano nasceva ufficialmente. Ma, come diceva nel suo saluto di chiusura Bassano Gabba, non se ne era solo determinata la costituzione, che ne erano stati tracciati i cri­teri da seguirsi, in avvenire, affinchè gli studi storici del Risor­gimento acquistino serietà ed estensione, ed abbiano a concorrere veramente allo scopo a cui devono essere indirizzati. La pre­senza di un superstite di Belfiore e di uno dei Mille e il dram­matico invito finale di Ottone Brentari a ricordarsi che, per la sua Trento, la storia del Risorgimento era ancora aperta, riuni­vano l'intento scientifico alla grande tradizione patriottica. Fin da quel momento due anime, due tendenze, logica conseguenza dei due diversi elementi che avevano contributo alla sua crea­zione, s'incontrarono e spesso si contrapposero nella Società. Da un Iato, l'esigenza scientifica, sempre più forte, a mano a mano che sempre più lontani si facevano nella memoria gli eventi e dalla scena sparivano Puno dopo l'altro gli ultimi attori e gli
Jj Ved. di questa degna figura di studioso e di maestro il bel ritratto trac­ciato da G. VQXFE, Storici e maestri, Firenze, Vallecchi, 1924, pp. 65-81
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