Rassegna storica del Risorgimento
1888-1889 ; IRREDENTISMO ; TRIESTE
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1956
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741
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Irredentismo d'azione a Trieste negli anni 1888-89 741
ad esempio, di quanta incrollabile devozione ed affetto, dopo cinque secoli di fedelissima sudditanza, fossero animati verso l'Augusta Casa Regnante i Triestini dell'età nostra.
Il primo annuncio della solenne inaugurazione del monumento, fissata per il pomeriggio del 25 marzo, festa dell'Annunciazione della Madonna, fu dato dallVJ </ra, dal Cittadino e dal Piccolo appena 48 ore prima, cioè la mattina del 23.
Camillo de Franceschi che da quasi due mesi aveva preparato la manifestazione di protesta e confezionato, con l'esperto aiuto del fratello Giulio, alcuni grossi petardi, prese le ultime disposizioni e distribuì nella mattinata del 24 marzo le parti fra i sette giovani destinati all'azione che doveva aver compimento la sera stessa; giovani che, pur appartenendo al medesimo gruppo non si conoscevano o, almeno, ignora vano d'essere aggregati allo stesso. Intorno all'esito della riuscita dimostrazione, che ebbe larghissima eco nella stampa nazionale e internazionale, riferisco, in fedele traduzione del de Franceschi, il dettagliato rapporto dell'i, r. direttore di Polizia all'i, r. Procura di Stato:
n. 725 Riserv. m . n~ man
Trieste, 27 marno 1889.
Ancora neWanno 1882 s'era qui costituito un Comitato, composto di citta* dini influenti, con lo scopo di raccogliere i mezzi per l'erezione di un monumento che doveva ricordare ai triestini la cinque volte secolare appartenenza della città alla Casa d'Austria.
Era da prevedere che questa iniziativa, come V"esposizione agricola e industriale organizzata qui per lo stesso motivo nel 1882, sarebbe stata accolta con sommo disgusto dalla locale combriccola irredentista, ma specialmente dagli irredentisti che soggiornano in Italia.
H partito in parola aizzava nel frattempo, continuamente, contro il progettato monumento mediante la stampa periodica irredentista nonché mediante foglietti volanti, e dava come cosa sicura la distruzione del monumento. L'ultima manifestazione di questo genere fu espressa dai proclami Cittadini introdotti di contrabbando dal macellaio Antonio Mrachich e diffusi la sera della vigilia del giubileo di Sua Maestà I. R. Apostolica, come dalla notificazione di questo Ufficio del 5 dicembre 1888 n. 2630 Riser.
Quantunque l'agitazione contro il monumento sembrasse d'allora acquietarsi, pur furono fatti alla chetichella i preparativi per poter, nel momento opportuno, inscenare una pubblica protesta.
Il 22 marzo, il Comitato del monumento composto dei signori barone Marco de Morpurgo, presidente del Lloyd, avvocato cavaliere Antonio de Tommasini, Giovanni nobile de Albori, negoziante, barone Paolo de Rolli consigliere comunale e commerciante e Rodolfo Brunner commerciante, distribuì gli inviti allo scoprimento del monumento fissato per il giorno 25 m. e. a ore 1 pom. e appena il 23 corr. fu reso pubblicamente noto che la festa doveva aver luogo nel giorno anzidetto.
La Direzione di Polizia sapeva che la sera della vigìlia del solenne scoprimento, cioè la sera del 24, verrebbe inscenata da parte della locale combriccola irredentista qualche dimostrazione di protesta contro il monumento e la sua inaugurazione, e prese le opportune misure di precauzione, facendo sorvegliare assi? duamente dai propri organi non solo il monumento e le sue adiacenze, ma anche