Rassegna storica del Risorgimento

BONAPARTE VALENTINI MARIA
anno <1956>   pagina <754>
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Giovanna Della Chiesa
indifferenti egli è meglio non averne affatto ... Zia Carolina ') poi sotto
un fitto velo di amicizia e di tenerezza nasconde un animo doppio ed ingan­natore. Nell'ozio mondano di Firenze riaffiorano gli antichi risentimenti, le antiche invidie per la bellezza di Alessandrina: tra sdegnata e divertita, Maria li annota fedelmente. E poi ci sono le così dette zenzare, insoffribili insetti. Malgrado traesti inconvenienti, a Maria la vita di Firenze piace; le serate al teatro della Pergola, le accademie di musica, gli acquisti nei negozi del centro: io scelsi una cappottine color rosa, di forma elegantissima, le nuove conoscenze : sere fa venne da noi il re di Baviera... giovane... gran-de ... di nobile portamento .... ha una riputazione di bravura che la sua pre­senza giustifica. Maria ha ereditato da sua madre il gusto delle conversa­zioni colte: dalla contessa di Survillièr2) incontrai un abate con il quale ho conversato di scienza e di poesia italiana, quantunque io sappia nulla es­servi di più ridicolo per una signora che il ragionare di si fatte cose. E c'è il ballo, il primo vero ballo a cui Maria partecipi. La tenera zia Carolina non è stata certo incoraggiante verso la giovanissima nipote: ella mi pre­venne come i saloni sarebbero stati pieni di bellezze straniere e come
io avrei fatto cattiva figura. Maria ci descrìve la serata con emozione:la mia toletta si compone di un abito di gros bianco .... la mia pettinatura è alla cinese ... sormontata da una ghirlanda di bottoni di rose bianche, e con 8tnpore: Paria libera delle Miss inglesi e russe faceva un contrasto con l'ap­parenza riservata di noi italiane ... quello che poi mi sorprese .... fu di vedere quelle giovinette straniere prendere liberamente la mano di giovani a loro poco conosciuti. A Maria sorge, giustificato, il sospetto di essere goffa oltre­modo, per non avere io quell'aria sciolta, a cui è affatto contraria l'italiana educazione. E cosi, dopo aver accettato un primo giro di walse dal conte di Perigor ... piccolo ... brutto ... con quelle gambe deformi ... alquanto im­barazzata, essendo la prima volta che ad un ballo mi ritrovava, ho ricusato ogni altro invito.
Da Musignano le notizie sono tutt'altro che buone; Pietro ed Anto­nio, 9) i due giovani e turbolenti figli di Luciano, sempre pronti ad attaccare
1) Carolina Bonaparte (1782-1839), figlia di Carlo Bonaparte e di Letizia Ramolmo, vedo­va, dal 1815, di Gioacchino Murnt. Visse a lungo a Firenze sotto il nome di Contessa di Lipona.
2) Giulia Glary (1771-1845), moglie di Giuseppe Bonaparte ex re di Spagua, madre di Zenaide (sposata a suo cugino Carlo, primogenito di Luciano e di Alessandrina) e di Car­lotta (sposata ad un altro cugino. Napoleone Luigi, figlio di Luigi e di Ortensia de Bcauhar-naig). Dopo la caduta dell'Impero, Giuseppe si ritirò negli Stati Unità, lasciando la moglie in Italia. Quest'ultima prese il nome di contessa di SurvilKers.
3) Pietro Bonaparte (1815-1881), figlio di Luciano e di Alessandrina. Giovanissimo comin­ciò ad attirare su di sfe l'attenzione del Governo pontificio per la sua cattiva condotta. Nel 1837, in seguito all'uccisione del ton. Cagiano do Azevedo, fu condannato a morte; la pena fu poi commutata con l'esilio. Dopo aver molto viaggiato in Europa ed in America, nel 1848 si sta­bili in Francia, dove fu rappresentante del popolo per la Corsica. Durante il Secondo Impero fa tenuto a distanza da suo cugino Napoleone DX Nel 1870 fece nuovamente parlare di so, uccidendo il giornalista Victor Noir, che era venuto a. portargli una sfida. Mori in quasi to­tale miseria, assistito dalla moglie J. Eleonora Rullili.
Antonio Bonaparte (1816-1877), figlio di Luciano e di Alessandrina. Fa costretto ad allon­tanarsi dagli Stati Pontifici in seguito all'uccisione del tcn. Cagiano de Azevedo (1836) da parte di suo fratello Pietro. Viaggiò molto in America, Inghilterra, Italia. Dal 1849 al 1851 fu rap­presentante del popolo in Francia. In seguito, insieme alla moglie Carolina Cardinali, si ritirò in Italia, dove viste modestamente occupandosi di agricoltura.