Rassegna storica del Risorgimento
BONAPARTE VALENTINI MARIA
anno
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1956
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pagina
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755
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Dal diario di Donna Maria Bonaparte-Valentini 755
briga, si sono nuovamente messi nei guai: mio fratello Antonio è stato arrestato (a causa, probabilmente, di qualche nuova imprudenza).... pare ohe Pietro sia fortemente compromesso. Un po' per questo, un po' per saggi criteri di economia, Alessandrina lascia Firenze e torna al castello di Mu-signano per trascorrervi l'inverno. Sulla strada di Toseanella, l'attuale Tu-scania abbiamo veduta schierata in battaglia, onde onorare il nostro passaggio, la brigata dei Carabinieri. Il Governo pontificio aveva in realtà brillantemente risolto il problema della sorveglianza, assegnando alla principessa di Canino questa scorta di onore I La vita al castello non è certo divertente: questo mio diario diviene così inconcludente e noioso. Passeggiate nei boschi, pesca nel laghetto del castello, la sera musica e lettura ad alta voce con il fedele padre Maurizio da Brescia. Maria sogna ad occhi aperti meravigliose avventure: e perchè non è più quel tempo in cui si concedeva dalle donzelle il serto d'onore ai prodi cavalieri ?... io ho sempre in secreto.... deplorato la caduta, dei cavalieri erranti... ed ho spesse volte esclamato contro l'autore del don Quisciotte, che ha dato loro l'ultimo crollo. Essa adora gli eroi di Walter Scott, adora il giovane Werther: è una
storia ripresa dal vero... ripiena di delicati sentimenti è necessario che
l'animo sia disposto ad una soave malinconia, e soprattutto adora il giovane Vincenzo Valentini, amico e compagno di caccia dei suoi fratelli. Non osa affidare al suo diario il nome dell'innamorato e lo chiama arcadicamente
Arcita: ma chi vedo da lungi forse m'inganna il desio... no, io lo vedo !
... egli stesso, Arcita.... egli era intento ad incidere sopra la scorza di un albero alcune cifre.... la mia e la sua !. Mammà Alessandrina, naturalmente, non ne vuole sapere; dopo una giovinezza piuttosto burrascosa, è diventata di una austerità intransigente. Fierìssima del suo nuovo titolo di principessa romana, F. Masson ce la presenta empressée de jouir de son titre et de ses armoiries; Th. Jung, accanito antibonapartista, la definisce addirittura une pauvre allucinée de grandeur . Tutto ciò a me sembra eccessivo. Alessandrina è certamente una donna intrigante ed ambiziosa; essa vuole affermarsi ad ogni costo in una società chiusa e sospettosa, tra sudditi ai quali, legati come sono da antica fedeltà al Papa, il nome di Bonaparte non può riuscire che sgradito. U 7 luglio 1815 aveva fatto ricorso al cardinale segretario di Stato perchè smentisse des bruits injurieux au deraier point à ma réputation. Pochi giorni prima, infatti, la Dame Torlonia, aujourd'hui nommée Duchesse de Bracciano [e con femminile soddisfazione Alessandrina ricorda il recente titolo della dama in questione]... chez elle... en plein eercle l'aveva chiamata femme à deux maris insinuando che il primo sarebbe presto venuto a Roma a reclamarla. L'indignazione di Alessandrina non ha limiti; ella si rivolge direttamente al Papa: que V. S. se daigne mommer une assemblée de personnes rcspectables, devant laquelle la dite
Dame Torlonia... répète les calomnies dont elle m'a rendue victime
ou qu'elle soit contrainte d'avo uer d'après quelles personnes elle les a
repetées.
Solo la diplomazia del card. Consalvi riesce a calmare la collera della principessa di Canino: l'interesse preso per {smentire questa voce indecente ... fa onore alla delicatezza del di Lei carattere ... Quanto poi alla riparazione